Home Page La Sicilia in Rete! in english
cerca in:
Agrigento | Caltanissetta | Catania | Enna | Messina | Palermo | Ragusa | Siracusa | Trapani | Tutte le città | Links utili

La Sicilia

TURISMO
Hotels
Agriturismo
Bed and Breakfast
Case Vacanza
Ville
Camping
Villaggi
Ristoranti

Acquista Casa in Sicilia
Lavoro in Sicilia

Presentazione
Geografia
Economia
Storia
Arte
Musei
Gastronomia
Feste e Sagre
Fotografie
Cartoline
Video
Meteo
Mappe

News e Articoli
Eventi e Appuntamenti
Il Cinema in Sicilia

Aziende ed Economia
Olio di Sicilia
Vino di Sicilia
Prodotti Tipici

Le 9 province

Agrigento
Caltanissetta
Catania
Enna
Messina
Palermo
Ragusa
Siracusa
Trapani
Tutte le città

LINKS UTILI

 

ARTE ROMANA IN SICILIA (III sec. a.C. - V sec. d.C)
greca romana paleocristiana arabo-normanna gotica
rinascimento barocca moderna letteratura musica

villa romana del casaleLe vestigia romane risultano meno numerose e spettacolari di quelle ritrovate durante la dominazione greca, dato lo scarso interesse che Roma mostra per la Sicilia rispetto agli altri territori da lei conquistati. Infatti, una volta passato il pericolo di una potenziale invasione cartaginese, l'isola perde il suo carattere strategico e viene unicamente apprezzata per le sue risorse agricole. Questo "magazzino romano del grano" è quindi per molti secoli una delle tante province occupate da Roma, senza alcuna particolare attrattiva per i suoi amministratori. Malgrado ciò, i ricchi proprietari terrieri edificano splendide ville in riva al mare, come testimoniano le rovine della villa patrizia di Patti nei pressi di Tindari. Solo alla fine del III sec. d.C., sotto Diocleziano, questa provincia romana viene eletta al rango di regio suburbicaria, divenendo una delle regioni più ambite dall'aristocrazia romana, che vi acquista grandi proprietà fondiarie. Durante i sette secoli d'occupazione, Roma non offre alla Sicilia prestigiosi monumenti, ma costruisce vari edifici pubblici tipicamente romani (anfiteatri, terme, odeon ... ) ed un'efficace rete stradale utilizzata per scopi prima militari e poi semplicemente economici. Alcune zone pubbliche urbane (come ad esempio i fori) non sono ancora oggi completamente conosciute.

La costruzione romana - L'evoluzione delle tecniche di costruzione spiega in parte la scarsa quantità di resti ritrovati. A differenza dei Greci, i Romani conoscono e usano il cemento con grande maestria, innalzando muri, volte e colonne con piccoli mattoni, nel cui interno viene colato il cemento. Le rifiniture sono costituite da rivestimenti marmorei (o realizzati con pietre di nobile aspetto), mentre per gli interni gli artisti adoperano addirittura lo stucco, che dà l'illusione di splendidi muri in pietra. Con il passare degli anni, o più verosimilmente a causa dell'avidità delle generazioni successive, i monumenti romani e i loro preziosi ornamenti si trasformano purtroppo in fragili rovine.

taorminaI monumenti romani - Durante questo periodo i teatri greci, come quelli di Taormina e di Catania, subiscono notevoli trasformazioni: l'orchestra circolare (riservata ai cori greci) viene ridotta ad un semicerchio, mentre viene aggiunto un muro di scena per accogliere i macchinari necessari agli effetti scenici. In questi teatri si può assistere sia a spettacoli di circo che a combattimenti di belve, grazie alla presenza di un muro situato ai piedi della cavea (in parte ancora visibile a Taormina), eretto per proteggere gli spettatori. Tra i monumenti di creazione romana, degni di particolare nota sono l'Anfiteatro di Siracusa, in cui si svolgono i combattimenti fra gladiatori o belve, quello di Catania, gli odeon di Taormina e di Catania ed infine le Naumachie di Taormina (estremamente deteriorate), un immenso ginnasio costruito in mattoni e adorno di nicchie, lungo 122 m. A parte le creazioni inerenti allo spettacolo, l'architetiEura civile romana non lascia alla Sicilia resti di grande valore: la bella basilica con portici di Tindari costituisce tuttavia la prova dell'introduzione da parte dei Romani dell'arte della volta (sconosciuta dai Greci), anche in cittadine lontane dai grandi centri. Sussistono inoltre i resti di numerose terme (principalmente di epoca imperiale) a Catania, Taormina, Comiso, Solunto e Tindari e dei fori a Taormina, Catania, Siracusa e Tindari.

villa romana del casaleArchitettura domestica - L'abitazione romana siciliana è molto legata alla tradizione ellenistica. La casa urbana con peristilio fa la sua apparizione verso la fine dei sec. III-II a.C. (Morgantina), ma solo a Marsala ed Agrigento sono edificati modelli di case con atrio e cortile a peristilio (nati in Campania). Le creazioni più ricche si ritrovano invece nel campo delle ville di campagna, come testimonia la magnifica Villa dei Casale nei pressi di Piazza Armerina: le terme private confermano l'estrema raffinatezza del luogo, noto soprattutto per la sontuosa decorazione musiva. I mosaici, che rivestono la quasi totalità dei pavimenti, risalgono presumibilmente al III o al IV sec. e si estendono su 3500 mq. Essi costituiscono per la loro ricchezza, il loro realismo e la loro diversità, la più grande opera d'arte romana giunta ai giorni nostri.


acquista
buy on line
Michelin Green
Guide of Sicily

:: in italiano ::

:: in english ::

 


Note legali, Cookie Policy e Privacy - Realizzazione: Studio Scivoletto