1186 |
Nozze
a Milano tra il figlio del Barbarossa, Enrico VI e Costanza
d'Altavilla. |
1190-97 |
Enrico
VI di Svevia imperatore e re di Sicilia. |
1198 |
Viene
eletto papa Innocenzo III. Costanza, dietro sue insistenze
fa incoronare il piccolo Federico nella cattedrale di
Palermo. Questi, nel frattempo, cresce protetto nel
Palazzo dei Normanni. |
1209 |
Federico
sposa Costanza, sorella di Pietro, re di Aragona. |
1214 |
Innocenzo
III scomunica l'imperatore Ottone di Brunswick e nomina
in sua vece il rivale Federico II, già re di Sicilia.
Federico raggiunge la Germania e ritornerà in Sicilia
solo nel 1220. |
1228 |
Esortato
da papa Gregorio IX, Federico parte per la Terrasanta,
dove stringe accordi pacifici con il sultano. Nel 1229
viene incoronato a Gerusalemme. |
1231 |
Federico
II emana le Costituzioni di Menfi, codice di leggi volte
a formare uno stato centralizzato al di sopra dell'arbitrio
dei feudatari. |
1250 |
Morte
di Federico II. |
Federico
II
E'
assai difficile anche solo tracciare un equilibrato ritratto
dell'imperatore svevo, rinunziando in parte agli entusiasmi
di gran parte della storiografia sia antica che moderna.
I recenti lavori di D. Abulafia e quelli promossi in occasione
dell'ottavo centenario della nascita (1994) ci hanno consegnato
un'immagine più veritiera del pur grande sovrano "stupor
mundi et novator mirabilis" rinunciando a considerarlo il
portentoso precursore di taluni aspetti della modernità.
Attesta
la sua fama di uomo di cultura Dante (definisce l'imperatore
"loico e clerico grande"). Il dottissimo Ibn Sabin, pensatore
arabo e corrispondente dell'imperatore, rimprovera la scarsa
dimestichezza di Federico con la terminologia filosofica.
La Cronica del chierico Salimbene de Adam ci consegna un
ritratto vivace della divorante volontà di conoscenza dell'imperatore.
La sua insofferenza di Aristotele è così sconcertante da
essere considerata una vera e propria opera diabolica. Definito
amante della sapienza, pater delle arti, egli stesso rimatore
cortese, dimostra con il suo operato una notevole spregiudicatezza
politica: un vero e proprio "cavaliere dell'intelletto",
secondo la definizione di Manlio Sgarambro, filosofo contemporaneo
attento studioso del pensiero dello Svevo. Da ricordare
la sua volontà di essere considerato quale l'escatologico
"imperatore degli ultimi tempi", chiamato alla missione
di restaurare l'aurea età della giustizia sulla terra. Questa
interpretazione leggendaria della sua persona e del suo
ruolo, suffragata da alcuni indizi (Iesi, suo luogo natale,
era da lui fatto consuonare con Iesus: l'ottagono di Castel
del Monte è antico simbolo di eternità: Federico vuole essere
incoronato nella fatale Gerusalemme), entra in conflitto
violentemente con le vibranti accuse della Curia papale,
propensa a vedere in Federico il biblico Anticristo.
1250-54 |
Succede
al padre Corrado IV, incoronato imperatore nonostante
la rivalità con Manfredi, figlio naturale di Federico.
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1265 |
Papa
Clemente IV chiama a raccolta i principi cristiani contro
Manfredi; accorre il francese e guelfo Carlo d'Angiò. |
1266 |
Battaglia
di Benevento: Manfredi viene sconfitto e ucciso. |
1268 |
Definitiva
sconfitta dei ghibellini a Tagliacozzo: Corradino, l'appena
quindicenne erede degli Hohenstaufen, viene decapitato
nella piazza di Napoli. Inizia il dominio dei guelfi
angioini sull'italia meridionale. |
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