Il
Mediterraneo è un mare cruciale per la storia degli
uomini: sulle sue coste si affollano i popoli "come
rane attorno a uno stagno", secondo le parole di Platone.
La Sicilia occupa il centro di questo mare ed è naturalmente
il crocevia di molte civiltà e culture. Viene raggiunta,
nell'antichità, da navigatori provenienti da Oriente:
assai probabilmente alcuni episodi dell'Odissea, grande
raccolta di saghe marinaresche, devono essere collocati
in una Sicilia trasfigurata dal mito e dalla poesia.
Lo storico greco Dionigi di Alicarnasso, molto pertinentemente,
narra di antiche spedizioni marittime che dall'Oriente
si dirigevano verso la Penisola e la Sicilia. Prove
più concrete offre l'archeologia. Tracce di visitazioni
micenee, infatti, sono state ritrovate a Thapsos, Panarea
(cocci iscritti in Lineare B, l'alfabeto sillabico miceneo):
l'isola sembra essere tappa commerciale per le flotte
micenee.
1270-650
Tarda
età del bronzo: significativi i ritrovamenti della necropoli
di Pantalica (5000 tombe) e in quella di Cassibile.
L'arrivo degli Elleni sembra apportare l'uso del ferro
e una migliore civiltà materiale.
Lo storico ateniese Tucidide (VI 1-5) ci offre notizie
della Sicilia antichissima: oltre a una storia della
colonizzazione greca egli tratta delle popolazioni non
greche e indigene: i Siculi, abitanti nella parte orientale
e centro-meridionale, e i Sicani, che occupavano la
parte occidentale dell'isola. I primi abitavano l'entroterra
alle spalle di Siracusa, di Gela (risiedono, ancora
nel V sec. a Menainon, forse l'odierna Mineo in provincia
di Siracusa), l'area sacrale del lago degli dei Pàlici
(lago Naftia, nei pressi dell'odierna Palagonia) e la
città di Morgantina. L'origine dei Siculi è forse da
ricercare nella penisola, dato che molti indizi li riconnettono
con la civiltà appenninica continentale. I Sicani sembrano
essere una popolazione non indoeuropea, di probabile
origine iberica: l'affinità del loro nome con quello
dei Siculi è cosa ancora non bene spiegata.
Il popolo degli Elimi, i fondatori di Erice e Segesta,
sembra appartenere all'antica famiglia di popolazioni
mediterranee e preindoeuropee. Diversi indizi ci rivelano
contatti con l'Oriente (culto di Afrodite ericina) e
una rapida ellenizzazione di questo popolo (tempio dorico
di Segesta).
I Fenici di Cartagine si stanziano a Solunto, Panormo
(l'odierna Palermo) e Mozia nell'area nord-occidentale,
dove più tardi sorge la fortezza di Lilibeo (l'odierma
Marsala), piazzaforte imprendibile e fulcro della potenza
militare cartaginese.
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