USTICA
L'ISOLA
Ustica
- Il piccolo centro abitato si stende ad anfiteatro intorno
ad una baia che ospita il porto. Una strada e delle scalinate
bordate di bellissimi ibiscus conducono al centro del paese,
in alto. Una delle caratteristiche peculiari delle abitazioni
è che da alcuni anni, i muri delle case sono stati "trasformati"
in tele e gli artisti vi hanno dipinto paesaggi, trompe-l'oeil,
ritratti, nature morte, soggetti fantastici. Il paese è
dominato dalla Torre di S. Maria, sede del
Museo Archeologico che ospita i reperti rinvenuti
al villaggio preistorico presso i Faraglioni e nelle tombe
di età ellenistico-romana di Capo Falconiera. In particolare
si notino un singolare focolare circolare diviso in quattro
parti (e quindi trasportabile), e belle coppe biansate a
piede alto.
Questa
piccolissima isola vulcanica (8,6 kmq), parte emersa di
una grande vulcano sottomarino, è anche la più antica, affiorata
molto prima delle Eolie. La sua origine ed il colore nero
della lava determinano la scelta del nome, il latino Ustum,
bruciato. Le sue coste frastagliate nascondono bellissime
grotte, insenature e calette. Gli abitanti vivono soprattutto
di pesca e turismo, anche se l'agricoltura specializzata
è in aumento (vite, ortaggi, cereali, soprattutto lenticchie).
Dopo essere stata abitata dall'eneolitico fino alla fine
del periodo antico, Ustica viene aperta solo alle scorrerie
dei pirati fino al periodo borbonico, quando vi si stabiliscono
alcuni abitanti provenienti da Lipari. Colonia penale attiva
fino agli anni '50, Ustica è diventata, grazie alle sue
acque trasparenti e alle sue coste rocciose, un vero e proprio
paradiso per gli amanti delle immersioni subacquee. Dal
1987 è divenuta riserva marina.
Capo
Falconiera - In fondo alla piazza centrale, chiusa dalla
Chiesa Madre, voltare a destra verso il calvario. Da qui,
un sentiero a gradoni, sulla sinistra, conduce al capo,
alla cui sommità si trovano i resti di una fortezza borbonica
e di un insediamento rupestre del III sec. a.C. la cui posizione
venne sicuramente scelta perchè ben difesa e dominante sull'unico
approdo dell'isola. Cala di S. Maria (attuale porto). L'esiguità
dello spazio, così impervio, ha reso necessario un terrazzamento
della roccia e ha dato vita ad uno sviluppo su tre piani
sovrapposti. Sono visibili moltissime cisterne per la raccolta
dell'acqua piovana ed una scala tagliata nella roccia (proprio
sulla punta). Ai piedi della rocca è stata scoperta una
necropoli ad ipogei dello stesso periodo ed una a fosse
(ed ipogei) di epoca paleocristiana (V-VI sec. d.C.). Da
qui la vista si estende al porto ed al centro dell'isola,
caratterizzato dai profili dei monti Costa del Fallo e Monte
Guardia dei Turchi.
Villaggio
preistorico - Nei pressi dei Faraglioni
(località Colombaia), è stato scoperto un esteso insediamento
risalente al periodo del bronzo che presenta analogie abitative
con il villaggio preistorico di Panarea, con capanne circolari
cui si sono sovrapposte capanne a pianta quadrata. L'abitato
è percorso da una "strada principale" che denota l'esistenza
di un piano urbanistico (anche se essenziale) e quindi il
riconoscimento di luoghi pubblici, caratteristica singolare
per l'epoca (in genere le capanne sono in ordine sparso),
il villaggio era difeso da una possente cinta muraria
(il tratto preservato ne fa indovinare la forma ellittica)
formata da due cortine, larga 6 m alla base e rafforzata
da torri semicircolari. Il tratto mancante della cortina
e la presenza di capanne anche sul faraglione sembrano indicare
che quest'ultimo fosse in origine collegato alla terraferma
e che il crollo (probabilmente a causa di un terremoto)
sia forse la causa del subitaneo abbandono del villaggio.
La
costa - Frastagliata, ricca di grotte che possono essere
scoperte in barca (i pescatori al porto si offrono di accompagnare
i turisti con le imbarcazioni di piccole dimensioni, adatte
ad entrare nelle grotte), ma anche da terra, offre piccole
spiagge (Cala Sidoti, Punta dello Spalmatore, al Faro) e
bellissime baie rocciose, quali la piscina naturale,
concentrate lungo il versante occidentale. Il versante orientale
offre invece belle grotte come la Grotta Azzurra, la Grotta
Verde e la Grotta delle Barche, da esplorare muniti di maschera
e boccaglio. In particolare quest'ultima è raggiungibile
percorrendo un bel sentiero in mezzo a pini e fichi d'india
che si diparte dalla Torre di S. Maria e prosegue lungo
il fianco della collina offrendo begli scorci del mare e
della costa.
LA
RISERVA MARINA
Nasce
nel 1987, questa riserva, per preservare e proteggere l'immenso
patrimonio faunistico ed ambientale che si cela nel mondo
sommerso intorno ad Ustica. Tre sono le zone in cui è suddivisa:
la zona A di riserva Integrale, in cui è consentita la balneazione,
ma è vietato accostarsi con le barche o pescare, si estende
ad ovest dell'isola, da Cala Sidoti a Caletta e fino a 350
m dalla costa (apposite boe gialle ne segnalano l'ubicazione):
la zona B di riserva generale circonda la zona A e si estende
da Punta Cavazzi a Punta Omo Morto (in effetti tutta la
costa da sud-ovest a nord-est per 3 miglia dalla costa).
Qui è consentita la balneazione, la fotografia subacquea
(ma non la pesca) e la pesca con lenza e traino o professionale
(ma in quest'ultimo caso dietro autorizzazione del Comune),
il tratto di mare restante costituisce la zona C di riserva
parziale dove vigono le regole nazionali ed è consentita
anche la pesca subacquea.
Un
mondo sommerso - Il mare particolarmente pulito da ogni
tipo di inquinamento (Ustica si trova proprio in mezzo alla
corrente proveniente dall' Altantico) permette la vita ed
il proliferare di numerosissime forme di vita sia animali
che vegetali. Un esempio eclatante sono le vaste praterie
di posidonia oceanica, vera e propria pianta acquatica,
anche chiamata il "polmone del Mediterraneo" (perchè scambia
ossigeno con l'acqua) che qui si trova perfino a 40 m di
profondità. Già in superficie si incontrano folti branchi
di saraghi, saraghi fasciati, le scure castagnole che quando
nascono sono invece di un incredibile blu elettrico, cefali
voracissimi (ma al massimo provocano solletico), occhiate,
salpe, coloratissime donzelle pavonine. Nelle zone in ombra
si possono vedere rossi Re di triglie e lungo le pareti
rocciose i bellissimi "fiori" della madrepora arancione,
che in alcuni casi copre ampi tratti, coloratissime spugne
(e per chi non le conosce, ve ne sono di nere, bianche,
gialle, arancione, compatte, allungate, filiformi), cerniotte
che si nascondono all'ombra delle rocce, ma escono incuriosite
quando ci si avvicina. A profondità maggiori anche i pesci
"si ingrandiscono", le cernie in particolare, e il paesaggio
si arricchisce di murene, aragoste, cicale di mare e gamberetti
(nelle grotte), ricciole, dentici, enormi saraghi, e di
splendide e rosse gorgonie, tra le quali fa capolino a volte
il corallo nero (giallo chiaro in superficie, ma scuro all'interno).
Chi ha fortuna può anche incontrare tonni, pesci luna, tartarughe
e barracuda.
Cosa
offre - Esistono differenti possibilità sia per i sub
che per chi si vuole divertire con lo snorkelling. Chi invece
proprio non vuole entrare in acqua, può comunque essere
partecipe dello spettacolo sottomarino, facendo un giro
(diurno o notturno) sulla motobarca Aquario, dal fondo trasparente,
che ospita fino a 20 persone. Altri due centri della riserva
si trovano alla Torre dello Spalmatore (la gemella di Torre
di S. Maria), utilizzata come centro per conferenze ed iniziative
speciali e a Caletta che costituisce il punto di partenza
per le visite guidate di superficie alla Grotta Segreta)
e che ospita un Acquario in cui sono stati
ricreati 13 ambienti corrispondenti a diverse batimetrie.
Visite
guidate - Lungo il versante occidentale, proprio nella
zona di riserva integrale, si trova la Grotta Segreta,
o Grotta Rosata, il cui accesso è celato da rocce sia via
mare che via terra. Qui le incrostazioni di bellissime alghe
calcaree dal rosa chiaro al rosa antico intenso le conferiscono
il colore che le vale il nome. Per chi ama esplorare il
mare, ma solo in superficie o in apnea, la riserva organizza
itinerari guidati di sea-watching nella zona
di riserva integrale, segnalando e mostrando i vari organismi
ed i pesci che in questa zona (proprio per la familiarità
con le frequentivisite dell'uomo) sono particolarmente numerosi
e fiduciosi.
Dedicato
ai sub - Tra le varie e bellissime opportunità si possono
segnalare la Grotta dei Gamberi la cui visita
permette anche di scoprire incredibili ventagli di gorgonie
rosse nei pressi di Punta Gavazzi (a 42 m di profondità
ca) e l'itinerario archeologico subacqueo
allargo del faro di Punta Gavazzi (tra i 9 ed i 17 m di
profondità, segnalato da una boa arancione) che permette
di ammirare in loco numerosi reperti tra cui ancore ed anfore
soprattutto di epoca romana. Una delle mete più ambite dei
sub è lo Scoglio del Medico, basaltico, che
per la sua conformazione, ricca di grotte ed anfratti anche
ad alte profondità, offre uno spettacolare panorama subacqueo.
Altra bellissima escursione è quella alla Secca della
Colombara (40 m di profondità) con spugne e gorgonie
dagli incredibili e vivacissimi colori.
QUALCHE
INFORMAZIONE
Come
raggiungerla - Esistono collegamenti diretti con Palermo,
in nave (2 h 30 mm ca) ed aliscafo (70 min ca) assicurati
dalla Siremar tel. 091/582403. Nel periodo estivo, Ustica
Lines, (tel. 081/7612 515) effettua il percorso Trapani-Favignana-Ustica-Napoli
(e ritorno) in aliscafo. Il tragitto Ustica-Napoli di ca
4 h.
Girare
l'isola - E' possibile sia affittare un motorino o utilizzare
il pulmino che effettua frequentissime corse e che compie
periplo dell'isola nei due sensi. Presso il comune, è disponibile
un abbonamento settimanale, quindicinale o mensile, molto
conveniente.
Informazioni
turistiche - Il centro della Riserva Naturale Marina,
nella piazza principale del paese, fornisce informazioni
esaurienti su tutto ciò che l'isola offre. Tel.091/8449456.
Un'iniziativa
speciale - Ogni anno viene organizzato un corso specialistico
per subacquei della durata di una settimana che comprende
sia lezioni teoriche tematiche (archeologia, biologia marina,
tecniche di recupero dei reperti) che immersioni e visite
guidate. Per informazioni rivolgersi alla Riserva Marina
o ad Archeologia Viva tel. 055/6679303.
Rassegna
internazionale delle attività subacquee - Viene organizzata
nel periodo estivo (normalmente a maggio, giugno o settembre)
e comprende una serie di manifestazioni (mostre, attività)
diverse ogni anno. Per Informazioni rivolgersi al'Azienda
di Promozione Turistica di Palermo, tel. 091/6058413.
Un
equipaggiamento indispensabile - Chi ama il mare ed
ha un po' di dimestichezza con l'acqua, non deve assolutamente
dimenticare maschera, boccaglio e pinne, che gli permetteranno
di assaporare l'altra Ustica, quella più naturale e più
spettacolare.
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