SANT'ALFIO
Sant'Alfio
si sviluppa a 531 metri sul livello del mare e conta 1.769
abitanti.
La
citta' colpisce soprattutto per la bellezza naturalistica
dei dintorni. In effetti da qui e' possibile effettuare
varie escursioni. La prima interessa i "Crateri del
1928" che furono creati da una potente eruzione dell'Etna.
Essi sono raggiungibili partendo dalla contrada Magazzeni
in direzione della contrada Ripe della Naca dove e' possibile
ammirare i conetti di scorie saldate create dall'eruzione.
Una seconda escursione interessa il Sentiero Natura Monti
Sartorius, un'escursione che permette di ammirare i crateri
a bottoniera dei Monti Sartorius, i boschetti di ginestra
dell'etna e la formazione di betulla endemica. Una terza
escursione riguarda il Parco Comunale di Contrada Cava,
affascinante dal punto di vista naturalistico perche' raccoglie
vari esempi di vegetazione, dalla macchia mediterranea ai
boschi di castagno, di leccio e di cerro, ma interessante
anche dal punto di vista storico perche' permette di ammirare
i primi insediamenti rurali d'origine seicentesca.
Completa
l'aspetto naturalistico della citta' il cosi' chiamato "Castagno
dei 100 cavalli" (vedi foto), una pianta dalle
notevoli dimensioni visto che conta una circonferenza di
60 metri. Una leggenda narra che anticamente, esattamente
tre secoli fa, una regina con i suoi trecento cavalieri
ha trovato riparo dalla pioggia proprio sotto questo albero
maestoso.
Dal
punto di vista artistico la citta' si ricorda soprattutto
per la seicentesca Chiesa Madre intitolata ai "tre
fratelli martiri" S. Alfio, San Filadelfo e San Cirino
che da qui passarono seguendo il loro percorso per il luogo
destinato al loro martirio. La Chiesa e' impreziosita dalla
presenza di alcuni altari in marmi policromi e svariati
affreschi tra i quali spiccano quelli ottocenteschi presenti
nell'abside che rafffigurano il "Trionfo dei Tre Martiri".
Tra
le Chiese minori cittadine occorre citare quella ottocentesca
del Calvario, situata in un luogo privilegiato che consente
di ammirare splendidi panorami sullo Ionio che domina nella
parte bassa del paese, e quella dei Nucifori che si ricorda
soprattutto il busto della Madonna di Tindari, molto venerato
dagli abitanti di S. Alfio.
|