ROCCAVALDINA
Farmacia
di Roccavaldina - La straordinaria
farmacia di questo paesino è un esempio unico nel suo genere.
Un bel portalino in stile toscano del XVI sec. affiancato
da un bancone in pietra da cui veniva servito il pubblico,
costituisce l'ingresso alla bottega. All'interno, su belle
scansie in legno, è esposta una pregevole collezione di
vasi farmaceutici databili intorno al 1580, la cui unicità
deriva dal fatto di provenire interamente dalla bottega
del ceramista urbinate Patanazzi, a cui fu commissionata
dall'aromataio messinese Cesare Candia (il suo stemma, una
colomba e tre stelle su fondo turchino, è presente sui 238
vasi del corredo). La collezione, acquistata da un sacerdote
roccese, giunse nella cittadina nel 1628 e comprende fiasche
a collo alto, brocchette con manico e beccuccio, albarelli
su cui sono rappresentate scene bibliche e mitologiche o
episodi della storia di Roma. Magnifiche sono le due anfore
da mostra (da notare la raffinatezza delle anse) con decorazioni
a grottesche in rilievo e sulle quali sono raffigurati:
Cesare che riceve il Senior Captivi (in quella di destra)
e la sfida tra Apollo e Marsia, che fu scorticato vivo.
Sulla stessa piazza, il castello di origini cinquecentesche,
è un edificio di transizione tra la fortezza e la residenza
aristocratica: le massicce mura sono ingentilite sul fianco
destro da bei balconi sorretti da mensole a volute.
All'uscita del paese, nel giardino dell'ex-convento dei
Cappuccini è stata creata una graziosa villa comunale, posta
in bella posizione panoramica con vista sul promontorio
di Milazzo e sulla fortezza di Venetico Superiore con le
sue quattro torri circolari.
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