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RAMACCA

Ramacca conta circa 10.000 abitanti e sorge, a 266 metri sopra il livello del mare, sui primi rilievi che si innalzano ad ovest della Piana di Catania. L'etimologia del nome si fa derivare dall’arabo rahal mohac, casale di Mohac, il condottiero, al quale nel 1392 venne data in feudo. Un'altra ipotesi lo fa derivare dall'arabo Rammak che significa "guardiano di giumente".

In passato, Ramacca era conosciuta come il "granaio della Sicilia". Ancora oggi è un importante centro agricolo e zootecnico. Rilevanti sono le produzioni di cereali, ortaggi, agrumi, mandorle e uva, e sono presenti nel territorio, vari impianti per la lavorazione dei prodotti agricoli e zootecnici, fabbriche di materiali da costruzione e numerose aziende artigiane.

LA CITTA'

Di notevole interesse architettonico risultano la Chiesa Madre eretta nel 1700, il Convento dei Cappuccini con la limitrofa Chiesa di S. Giuseppe entrambi costruiti intorno al 1750 e il Palazzo di Città fatto erigere nel XVIII secolo dai Principi Gravina.

La Chiesa Madre - La chiesa, dedicata alla natività di Maria, è sita accanto alla piazza centrale del paese. Originariamente dedicata al Crocifisso, è stata successivamente ingrandita per soddisfare le esigenze della popolazione, in continuo incremento demografico ed immigratorio. Restaurata nel 1976, la chiesa, semplice nelle sue linee e senza uno stile ben definito, ha bisogno di altri urgenti lavori di protezione, soprattutto, all’esterno.

Il Convento - Il convento, annesso alla chiesa dell’Immacolata, che ancora oggi ospita la parrocchia di S. Giuseppe, fu fondato dal principe Francesco Gravina. Ai frati del convento fu assegnato un reddito annuo, mentre, dopo la sua soppressione, nessun assegno demaniale è assegnato per la chiesa, la quale è aperta al pubblico per cura e devozione di un religioso dell’Ordine.

La Chiesa dell'Immacolata - La chiesa dell’Immacolata, con prospetto neo classico, è ad unica navata decorata di stucchi e di altari, ornati delle tele ad olio della Croce, dell’Addolorata e di alcuni Santi cappuccini, nonché dalle statue di legno d’ignoti autori. La suddetta chiesa ospita inoltre, la parrocchia di S. Giuseppe, patrono del paese.

Monumenti minori e dintorni - Altri monumenti importanti del paese sono: la chiesa di S. Rita da Cascia, costruita nel 1974, la chiesa del S. Cuore di Gesù, recentemente sorta nella parte bassa del paese, la chiesa di S. Maria della Provvidenza del 1952 e il Museo Archeologico che espone materiali archeologici provenienti da esplorazioni o da scavi condotti nel territorio comunale dagli anni settanta in poi.

Numerose, infatti, sono le aree archeologiche su tutto il territorio fra le quali citiamo la zona Montagna in cui sono stati rinvenuti resti della necropoli dell'antica città greca, la zona Castellito in cui vi è una villa romana con splendidi pavimenti a mosaico e la zona Torricella, sede di un villaggio e di una necropoli dell'età del Bronzo.

LA STORIA

Il primo nucleo abitato sorse in età greca e corrispose all'antica cittadina di Eryke che nel IV secolo a.C. fu distrutta dal tiranno siracusano Agatocle. L'attuale paese nacque nel XVIII secolo, con la venuta dei Normanni, grazie all'intervento del signore Ottaviano Gravina, la cui famiglia ottenne il titolo di principi nel 1688, che volle cosi completare l'opera iniziata dal padre Sancio. A tale nobile famiglia rimase sino all'abolizione del regime feudale, nel 1812.


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