POLLINA
Pollina
con i suoi quasi 3.200 abitanti rientra nel comprensorio
provinciale
palermitano. Il
borgo medievale si trova ubicato in una delle piu' interessanti
zone della Sicilia, esattamente a circa 730 metri sul livello
del mare, in un'area collinare compresa tra le Madonie ed
i Nebrodi e su di uno sperone roccioso che aricchisce il
sito di una straordinaria posizione panoramica.
In
effetti, gia' percorrendo la strada che porta alla citta',
si possono ammirare paesaggi tra loro diversi, ma sempre
affascinanti, a partire dal Mar Tirreno, dalle vette delle
Madonie e la Rocca di Cefalu'.
Il
fascino cittadino e' ultriormente arricchito dal caratteristico
centro storico medievale.
Il
sito e' rinomato grazie alle rappresentazioni classiche
che si svolgono nel periodo estivo nel Teatro di Pietrarossa,
cosi' chiamato dal colore della roccia su cui poggia. Il
teatro e' affiancato da una Mostra etno-antropologica e
sovrastato da una torre, ultimo ed unico reperto dell'antico
Castello dei Ventimiglia.
Le
prime notizie certe su questo borgo affondano nel lontano
1082, quando il Casale di Polla e' indicato come rientrante
nella diocesi di Troina. Successivamente esso passa sotto
la giurisdizione della diocesi di Patti e poi sotto quella
di Cefalu'.
Agli
inizi del 1300 la citta' passa sotto la giurisdizione di
Francesco Ventimiglia, Conte di Geraci.
Dal
punto di vista culturale ed artistico, la citta' va ricordata
innanzitutto per la Chiesa Madre intitolata a San Giovanni
ed a San Paolo. Tra le espressioni artistiche qui conservate
ricordiamo innanzitutto un cinquecentesco bassorilievo rappresentante
la Nativita' e realizzato da Antonello Gagini, come del
resto e' sua l'opera raffigurante la Madonna delle Grazie.
L'esterno della Chiesa presenta dei bassorilievi raffiguranti
la Resurrezione di Cristo tra due Apostoli.
Una
successiva Chiesa cittadina che merita la menzione e' quella
dedicata a San Giuliano - patrono cittadino -, importante
esempio dell'arte romanica. Al suo interno si trova la seicentesca
statua raffigurante il Santo in questione.
Ad
esso e' dedicata una festa molto sentita che si svolge ogni
anno nel mese di luglio e consistente nella cosi'chiamata
"Processione Campestre" - prevede il giro della
statua del Santo lungo le strette vie cittadine fino a raggiungere
il Piano di San Francesco dove si attua la benedizione dei
campi - e nella "Processione della Farina" - dal
sapore piu' profano, condotta con l'assenza dei rappresentanti
ecclesiastici e della statua del Santo, evento che ha perso
molto del suo fascino e fasto passato e che e' attuato con
un sentito spirito devozionale visto che i numerosi fedeli
che vi partecipano acquistano dei voluminosi ceri ed effettuano
un lungo cammino prima di arrivare in Chiesa.
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