PIETRAPERZIA
Pietraperzia
e' una caratteristica cittadina posta a 476 metri sul livello
del mare ed in provincia di Enna. La citta' si presenta
con la sua struttura tipicamente medievale dal prorompente
fascino dato anche dal color ocra della pietra utilizzata
per l'edificazione.
Dai
ruderi del Castello Normanno si puo' dominare visivamente
tutta la vallata
del Salso. La citta' raccoglie quasi 12.000 abitanti.
Alcuni
resti di ceramiche farebbero supporre un'origine cittadina
risalente al neolitico, ma notizie documentate sulla storia
cittadina si hanno a partire dalle dominazioni dei romani
e degli arabi, e soprattutto da quella dei normanni. Ad
essi si deve l'ampliamento del Castello situato su di una
imponente roccia calcarea caratterizzata dalla presenza
di buche.
La
citta' fu ceduta da Federico II alla famiglia dei Barresi.
Uno dei rappresentanti di questa famiglia, Giovanni, consenti'
ai Francesi di dominare la citta' fino all'assedio condotto
dall'esercito di Federico d'Aragona guidato da Manfredi
Chiaramonte. Dopo la pace di Caltabellotta, la citta' conobbe
due fasi distinte: inizialmente fu un territorio demaniale
e successivamente fu riconsegnata alla famiglia Barresi
che mantenne la signoria quasi fino alla fine del 1500.
Nei
secoli successivi Pietraperzia conobbe una forte espansione
urbanistica.
Il
complesso monumentale cittadino e' discretamente vasto.
Esso comprende vari Palazzi civili, a partire dal cinquecentesco
Palazzo del Governatore, dal neogotico Palazzo Tortorici
e dal Palazzo Comunale, ricavato dall'ex convento dei Domenicani.
L'aspetto
culturale cittadino e' degnamente rappresentato anche dall'importante
e ricca Biblioteca contenente, tra l'altro, circa una trentina
di incunabili, innumerevoli cinquecentini, seicentini e
settecentini, nonche' tomi che abbracciano un periodo storico
che va dal periodo di Goutenberg al 1500.
Dal
punto di vista sacro, la citta' offre svariate Chiese. Innanzitutto
occorre menzionare la Chiesa piu' importante, la cinquecentesca
Chiesa Madre intitolata a S. Maria. Al suo interno si possono
ammirare varie statue gaginiesche ed una splendida tela
raffigurante "La Madonna in trono e Santi" realizzata
da Filippo Paladino.
Tra
quelle minori occorre menzionare la Chiesa di San Nicolo'
- in origine moschea araba e successivamente trasformata
in Chiesa cristiana dall'intervento normanno -, la Chiesa
Caterva - custodisce le reliquie di San Felice e vari stucchi
rifiniti con tocchi d'oro zecchino - e la Parrocchia Santa
Maria del Gesu' con l'annesso Convento dei Frati Francescani.
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