PIANA
DEGLI ALBANESI
Attorno
alla metà del XV sec, la zona dei Balcani viene invasa dai
Turchi. Molti degli abitanti emigrano ed alcuni arrivano
fino in Molise ed in Puglia. Verso la metà del XVI sec.
un condottiero albanese viene chiamato da Alfonso d'Aragona
per reprimere alcune rivolte locali, i soldati si insediano
poi in Italia meridionale, soprattutto in Galaoria, e qualche
anno dopo arrivano in Sicilia, a Piana degli Albanesi, dove
vengono accettati di buon grado e viene loro permesso di
continuare a seguire la loro fede e a celebrare in rito
orientale greco ortodosso. Da piccoli contadini passano
ad essere piccoli commercianti e a rendere le loro comunità
prosperose. La chiesa concede loro un'automonia amministrativa
e religiosa sempre maggiore, cosa che permette il mantenimento
delle loro tradizioni, della lingua e nella letteratura.
Uno dei maggiori centri è proprio Piana delgi Albanesi.
E' questa una prospera comunità, che, sebbene comletamente
integrata nella rete locale mantiene vive le tradizioni,soprattutto
durante le festività di origini albanese, religiose ed in
particolare la celebrazione dell'Epifania secondo il rito
bizantino
con Gesù e a Pasqua, quando vengono rispolverati i costumi
tipici con ricami d'oro e d'argento e la gente si riversa
nel corso principale sul quale si affacciano S. Maria Odigitria,
S. Giorgio (poco distante, in effetti su via Barbato) e
S. Demetrio, chiesa madre. Segni della loro cultura sono
comunque visibili sempre, basti pensare al dialetto parlato,
alle celebrazioni in rito greco Ortodosso ed alla doppia
dicitura dei cartelli stradali, delle vie e della cittadina
stessa, chiamata anche Hora. La città.
A sud-est, poco distante, si trova un bel lago artificiale
immerso nel verde del quale si ha la miglior visuale dal
monastero basiliano che sorge proprio sopra la cittadina.
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