ISOLE
PELAGIE
Le
isole d' "alto mare", significato di Pelagie in
greco, sono situate a circa 200 km a sud di Agrigento, tra
l'isola di Malta e la Tunisia. L'arcipelago comprende la
grande isola di Lampedusa (33 km2 di superficie)
e i due piccoli isolotti di Linosa e Lampione.
Quest'ultimo, "abitato" solo da un faro, si immerge
nel mare con pareti quasi verticali per circa 60 m di profondità
ed è quindi un fondale incontaminato, vero paradiso
per i subacquei che qui possono incontrare cernie, aragoste,
corallo giallo e rosa e lo squalo grigio.
LAMPEDUSA
L'isola
di Lampedusa è una tavola calcarea che termina, a nord,
con una impressionante falesia, mentre a sud la costa è
frastagliata e forma lunghi promontori e calette profonde
che si chiudono con spiaggette di sabbia. Più vicina all'Africa
che all'Italia (ed in effetti poggia sulla piattaforma africana)
è circondata da un mare spettacolare, dalle incredibili
sfumature che vanno dal trasparente, al turchese, al verde
smeraldo al blu. Gli abitanti ignorano completamente l'agricoltura,
l'interno dell'isola, bianco ed ocra, pietroso ed arido,
ha un aspetto desertico. Si occupano invece di pesca come
testimonia l'importante flotta ancorata in una rada ben
riparata.
Alcune scoperte hanno confermato che l'isola era già abitata
nell'età del bronzo. Nel 1843 l'isola apparteneva all'illustre
famiglia dei Lampedusa (e Giuseppe, autore del Gattopardo
ne è il membro più noto), ma venne poi acquistata da re
Ferdinando che vi installò un penitenziario e vi fece approdare
alcuni coloni.
Il
mondo sommerso - Bellissimo è lo spettacolo che si presenta
agli occhi di chi, armato di maschera e pinne, naviga lungo
le coste rocciose: donzelle pavonine dai colori sgargianti,
scorfani, bavose sfinge (nascoste nelle piccole cavità degli
scogli). stelle marine, salpe, le sottili aguglie, polpi,
lepri e cetrioli di mare; spugne. Il fondale, a tratti roccioso,
o candido e sabbioso, si tinge improvvisamente di verde
scuro. E la posidonia, pianta acquatica chiamata anche polmone
del Mediterraneo per l'ossigeno che rilascia nell'acqua,
che forma vere e proprie praterie sommerse. Chi invece è
dotato di bombole scopre un mare ricchissimo di coralli,
spugne, madrepore, alcuni coloratissimi pesci pappagallo
e, nei pressi di Capo Grecale (ma solo a 50 m di profondità),
le aragoste.
Lampedusa
- Il nome è lo stesso dell'isola e, se non si considerano
alcune casette i sparse qua e là, questo è l'unico agglomerato
urbano. Il centro si sviluppa lungo via Roma, che si anima
il mattino, per il momento della colazione, e la sera, dal
tramonto fino a notte inoltrata. Qui si concentrano negozietti
e caffè che si allungano sul corso con i loro tavolini e
che, in estate, organizzano piccoli intrattenimenti (dal
karaoke alla musica dal vivo).
Periplo
dell'isola in barca...
Per il giro dell'isola in barca, è sufficiente recarsi
(durante l'estate) al porto dove molte barche propongono
il loro giro a prezzi contenuti. L'escursione dura normalmente
tutta la giornata, con partenza intorno alle 10 e rientro
verso le 17. Il giro è descritto in senso orario.
La costa bassa e frastagliata è ricca di insenature
e calette tra cui spicca a Tabaccara, bellissima
baia raggiungibile solo in barca bagnata da un incredibile
mare turchino, seguita dalla Baia dell'isola dei Conigli.
Si giunge a Capo Ponente, estremità occidentale dell'isola,
il panorama si trasforma: la costa che caratterizza tutto
il lato nord dell'isola è un'alta parete scoscesa che si
affaccia al mare con numerose e suggestive grotte. Subito
oltre la bella Baia della Madonnina (cosi
chiamata perchè se ne ravvisa la forma in una roccia in
alto), si incontrano gli imponenti scogli del Sacramento,
con di fronte l'omonima grotta molto profonda, e del Faraglione.
L'estremità nord-orientale, Capo Grecale, ospita il faro,
visibile fino a 60 miglia di distanza. Subito oltre Cala
Pisana, la Grotta del Teschio "nasconde" una spiaggia di
10-15 m di lunghezza raggiungibile attraverso un passaggio
sulla destra.
...e
lungo la costa
Dato che la strada che compie il giro completo dell'isola
non è tutta asfaltata si consiglia di noleggiare dei motorini
o dei piccoli fuoristrada. Da Lampedusa centro dirigersi
a est, verso l'aeroporto.
La strada sterrata che corre lungo la pista di atterraggio
dell'aeroporto costeggia le numerose calette e piccole baie
rocciose della costa sud. Si supera Cala Pisana e si giunge
nei pressi del faro di Capo Grecale da dove si gode di un
bel panorama sulla costa che qui è già alta come per tutto
il lato nord. La strada si ricongiunge poi con quella che
corre lungo il lato meridionale dell'isola. Voltare a destra
in direzione delle installazioni di telecomunicazioni.
Albero
del Sole - E' il nome del punto culminante di Lampedusa
(133 m). Una piccola costruzione circolare custodisce un
crocifisso ligneo. Alle spalle del muretto di pietra (fare
attenzione perchè cela un'incredibile parete verticale),
si gode di una vista impressionante sul Faraglione,
chiamato anche Scoglio a vela, e sulle falesie, a strapiombo
sul mare. Data l'altezza, per godere del panorama si consiglia
di stendersi a terra in prossimità del bordo.
Ritornare sui propri passi ed imboccare la strada semiasfaltata
sulla destra. Si costeggia, sulla destra, una zona di rimboschimento
della forestale. Alla fine del muretto di recinzione, seguire
il sentiero in terra battuta, vagamente tracciato, che porta
fino ad una piccola croce in ferro. A destra, un promontorio
offre un'incantevole vista sullo Scoglio del Sacramento
(a destra). In lontananza, sulla sinistra, l'isolotto di
Lampione.
Ritornare di nuovo sulla strada principale e proseguire
verso sud. Si raggiunge così l'Isola dei Conigli.
Baia
dell'isola dei Conigli - L'ampia baia, coronata da bianche
falesie e occupata, al centro, da un'isoletta, ospita la
più bella spiaggia dell'isola. E' un angolo caraibico, con
una sabbia bianchissima che digrada dolcemente in un mare
trasparente dai toni sfumati che vanno dal turchese allo
smeraldo. Ogni anno, le tartarughe Caretta-Caretta vi vengono
regolarmente a deporre le uova. Ora l'evento è minacciato
dalla grande affluenza di turisti che si trattiene fino
al tramonto (la deposizione è notturna, ma la tartaruga
è estremamente diffidente e bastano rumori insoliti e luci
a spaventarla e a farla allontanare). E questo inoltre l'unico
luogo in Italia ove si trova un particolare tipo di lucertola
striata (lo psammodromus algarus), tipica dell'Africa nord-occidentale
(Tunisia, Algeria e Marocco).
Madonna
di Porto Salvo - Questo piccolo santuario dalle origini
antiche (e di cui non esistono più testimonianze), è circondato
da un bel giardino fiorito.
INFORMAZIONI
UTILI
Accesso
- Il modo più semplice di arrivare alle isole è l'aereo.
Esistono dei collegamenti via Palermo e, nel periodo estivo,
anche dei voli diretti da Milano, Bergamo, Roma, Venezia
e Verona. Esiste anche la possibilità di arrivare via mare
con un traghetto che collega Lampedusa con Agrigento, ma
che arriva in serata e quindi, a meno che non si possieda
una vettura o non se ne noleggi una, rende quasi inevitabile
pernottarvi.
Cosa
acquistare - A Lampedusa si raccolgono bellissime spugne
naturali che costituiscono sicuramente uno degli acquisti
favoriti. Un consiglio: il candore delle spugne, sebbene
esteticamente più bello, indica un trattamento chimico che
le rende meno durature. Spugne di colore leggermente brunito,.
invece, durano più a lungo. A Linosa invece, si possono
acquistare i prodotti dell'isola (lenticchie, pomodorini
ecc, e panieri di canna nel centro abitato).
E
la cena? - Lampedusa pullula di piccoli ristorantini
e trattorie che offrono piatti rigorosamente a base di pesce.
In particolare si deve assaggiare il cuscus di pesce spesso
cernia), piatto di derivazione tunisina. Un buon indirizzo
per gustare una cucina casalinga è la Trattoria-Pizzeria
Da Nicola, nei pressi dell'isola dei Conigli.
LINOSA
Bella,
nera di roccia lavica, staglia i profili dei suoi tre monti
contro il cielo azzurrissimo. E' un'isola di origini diverse,
Linosa. E si vede subito, i vulcani, ormai spenti, le hanno
conferito un aspetto più inquietante.
L'unico centro abitato, caratterizzato da graziose costruzioni
dai colori pastello
"profilate" lungo spigoli, porte e finestre, si
raccoglie intorno al piccolo porticciolo.
Da qui si possono effettuare escursioni a piedi, alla conquista
delle "vette", o in
barca. e' un'isola tranquilla i cui pochi abitanti, un tempo
dediti all'allevamento di
bovini, oggi vivono di turismo. La punta culminante è
Monte Vulcano (186 m),
come dice il nome un vulcano ormai spento. L'interno dell'isola,
prevalentemente
desertico, presenta ancora qualche coltura (nella cosiddetta
Fossa del Cappellano, zona particolarmente ben riparata
dai venti).
Orlata da scogli lavici, molto frastagliati, Linosa viene
considerata un paradiso per
le immersioni e per gli appassionati di seawatching (per
la fauna e la flora si veda
a Lampedusa, il paragrafo Un mondo sommerso).
La
tartaruga Caretta-Caretta
Il nome così particolare indica in realtà
la tartaruga marina tipica dei nostri
mari. Tranquillo e solitario, tranne che nei mesi riproduttivi,
questo simpatico animale marino vive in acque temperate
e si spinge fino alla terraferma
solo in occasione della deposizione delle uova che avviene
circa ogni due o
tre anni. La futura mamma sceglie una spiaggia sabbiosa,
non disturbata da
luci e rumori. Arranca faticosamente sulla battigia (l'agilità
e la grazia che
ha in mare sembrano quasi impossibili), scava con le pinne
posteriori una
buca profonda (tra i 40 ed i 75 cm) e vi depone le uova,
ricoprendole poi
di nuovo con la sabbia. Il suo compito è terminato.
Si volta, torna in mare
e.... lascia i nascituri al loro destino. La schiusa avviene
dopo 6-8 settimane.
I piccolini sbucano e cominciano la loro corsa verso il
mare, un minaccioso
e pericoloso mondo, almeno fino a che non avranno raggiunto
notevoli
dimensioni. Solo pochi esemplari arriveranno all'età
adulta.
Prima della nascita infatti le uova sono facile preda di
uccelli e ... di uomini. Appena nati invece il pericolo
maggiore sono i pesci, ghiotti di così tenera carne.
Ecco perchè è importante proteggere e salvaguardare
sia i luoghi di deposizione (si azzerano o riducono i rischi
fino alla nascita) che i mari in cui si
trovano. La singola persona può seguire poche, ma
fondamentali regole di
comportamento civile, come non lasciare sulla spiaggia o
in mare le buste
di plastica che in acqua assumono, agli occhi dell'animale,
le sembianze di
una ghiotta medusa. L'amara sorpresa può costargli
la vita.
Le Pelagie sono state elette dalla tartaruga luogo di deposizione
che, a Lampedusa, la Baia dell'Isola dei Conigli con la
sua grande distesa sabbiosa. In
paese è stato istituito un Centro Recupero, Marcaggio
e Tutela delle Tartarughe
Marine che vede coinvolti gli adolescenti sotto la supervisione
della dottoressa Daniela Freggi. Il numero di riferimento
per segnalazioni, informazioni
e per chi vuole dare una mano è 0338 2198533 (cellulare).
A Linosa, le
nere (e quindi calde) sabbie di Gaia Pozzolana di Ponente
vedono soprattutto la nascita di esemplari femminili. La
determinazione del sesso dipende
infatti dalla temperatura della sabbia. Sotto i 30°
sono maschi, sopra sono
femmine. Vicino alla spiaggia, l'Associazione Hydrosphera
gestisce un Centro
Studi sulle Tartarughe Marine dove è stato allestito
un piccolo percorso didattico esaurientemente illustrato
dai volontari che durante l'estate si avvicendano sull'isola.
Il centro è anche provvisto di un piccolo pronto
soccorso per le tartarughe malate o portate dai pescatori
che inavvertitamente le hanno prese all'amo. I due centri
(a Lampedusa e a Linosa) fanno parte deI progetto italiano
sulle tartarughe del Dipartimento di Biologia Animale e
dell'Uomo dell'Università La Sapienza di Roma.
La
fauna dell'isola è caratterizzata da un consistente
numero di lucertole di Malta
e dalle berte, uccelli marini che nelle notti estive fanno
ascoltare il loro canto struggente, molto simile ad un pianto.
Sulla spiaggia nera di Gaia Pozzolana la tartaruga Caretta-Caretta
depone ancora le uova.
Gli amanti delle escursioni a piedi possono percorrere i
sentieri che conducono fino
alla cima dei tre principali rilievi dell'isola: Monte Rosso,
il cui cratere, all'interno, è
occupato da coltivazioni, il Monte Nero e il Monte Vulcano.
Dalla cima di quest'ultimo, nelle giornate di Libeccio,
si arriva addirittura a distinguere il movimento delle auto
sulle strade di Lampedusa.
Giro
dell'isola in barca - Per fare il giro, chiedere al
porto.
L'imbarcazione lascia il porto con alle spalle il Monte
Nero, Monte Bandiera ed il Monte Vulcano. Si giunge ai Fili,
scogli che delimitano una sorta di piscina naturale chiusa,
dalla parte di terra, da suggestive pareti rocciose levigate
dagli agenti
atmosferici a formare sinuose onde. Il mare cangiante e
qualche ciuffo di piante di
cappero completano il paesaggio. Sorpassati i Faraglioni
che delimitano la cosiddetta Piscina Naturale, raggiungibile
anche via terra, si avvista il faro. La costa in questo
tratto è particolarmente frastagliata. Verso la fine
del giro si giunge in vista di Cala Pozzolana, unica spiaggia
dell'isola coronata da una parete dai colori incredibili:
dal giallo zolfo al rosso ferro. E' qui che attraccano gli
aliscafi provenienti da Lampedusa.
|