PALAGONIA
Palagonia
si sviluppa a 200 metri sul livello del mare. La citta',
nota soprattutto per i suoi agrumeti, raggruppa quasi 16.000
abitanti.
LA
CITTA'
La
citta' si ricorda soprattutto per la presenza dell'Eremo
di Santa Febronia, una Basilica rupestre risalente al VI-VII
secolo D.C.. La particolarita' di tale Basilica dedicata
alla Santa Patrona della citta' e' che la parete di fondo
che ospita l'abside raccoglie anche resti di affreschi dedicati
al Cristo Pantocratore, al Martirio di Santa Febronia, a
Sant'Agata ed al Peccato originale. L'affresco principale
e' quello trecentesco presente nella calotta dell'abside
raffigurante "Cristo fra la Madonna e un Angelo".
L'ambiente presenta anche un particolare fosso a "T"
contenente i colatoi utilizzati per prosciugare i cadaveri
dei monaci, procedimento usato per effettuare una loro parziale
mummificazione.
Eremo
di S. Febronia - Percorrendo la 5385 da Palagonia
in direzione Catania, imboccare un bivio a destra per Contrada
Croce. Dopo 4.5 Km. ad una curva a destra si vede alla propria
sinistra una mulattiera chiusa da una sbarra di ferro. In
circa 15 minuti a piedi si giunge all'edificio. Il suggestivo
eremo prende il nome da S. Febronia, soprannominata localmente
a' Santuzza le cui reliquie vengono portate ogni anno in
processione fin qui da Palagonia. Il piccolo eremo rupestre,
di epoca bizantina (VII sec.). presenta nell'abside un bell'affresco,
sia pure deteriorato, raffigurante Cristo fra la Madonna
e un Angelo.
LA
STORIA
Fu
probabilmente un importante centro politico e religioso
dei Siculi e si dice che gli Dei Palici, da essi venerati,
fossero nati dalle sulfuree acque ribollenti del laghetto
di Naftia, sulle sponde del quale sembra si trovasse
un tempio a loro dedicato. Oggi il laghetto non è visibile
in quanto i suoi gas sono sfruttati industrialmente.
Il
sito conobbe la dominazione dei Normanni. Fu il Conte Ruggero
che cedette il feudo ed il territorio in questione al Vescovo
di Siracusa. Successivo signore di tale feudo, esattamente
dal 1407, fu Giacomo Gravina. Tale famiglia mantenne il
principato della zona per molti secoli.
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