NISCEMI
Niscemi
rientra nella provincia di Caltanissetta, a 332 metri sul
livello del mare, sviluppata su di una collina rientrante
nella parte terminale dei Monti Erei e le pendici degli
Iblei e con un panorama occidentale sulla vallata del Fiume
Maroglio e la piana di Gela. La citta' comprende circa 27.000
abitanti.
L'impianto
urbanistico si rivela con un dedalo di strade che si intersecano
a scacchiera e chiare reminescenze edilizie risalenti al
XVII secolo.
Il
passato storico cittadino si puo' ricostruire grazie ai
resti dei primi insediamenti risalenti alla cultura sicula
e sicana ed alla necropoli con le tombe a tholos ed a forno
risalenti all'epoca dei Disueri - cioe' il XIII secolo A.
C.
L'eta'
moderna cittadina inizia il 1620 quando il centro fu concesso
a Giuseppe Branciforti. Pochi anni dopo il nobile ottenne
anche il titolo di Principe di Niscemi.
Dal
punto di vista naturalistico, Niscemi va ricordata per la
presenza di vari boschi, come quello della "Sugherata"
- costituito da querce da sughero, i vari querceti ed il
bosco della Castellana. A quest'ultimo si lega una leggenda
in base alla quale un pastore si inoltro' in tale oasi verde
alla ricerca di un suo bue e lo trova inginocchiato davanti
ad una sorgente dove galleggiava un velo di seta raffigurante
la Madonna col Bambin Gesu'. Tale evento porto' all'edificazione
di un Santuario dedicato alla Madonna. La festa, sempre
in onore della Madonna, e' effettuata ogni anno alla fine
di agosto grazie al lavoro della Confraternita di Maria
SS. Del Bosco e prevede celebrazioni sacre, le varie processioni
della Vara, gare e l'atteso Palio dei Cavalli.
Niscemi
raccoglie vari monumenti sacri e civili che meritano una
attenta visita, come la Chiesa Madre intitolata a Santa
Maria dell'Odigitria e la settecentesca Chiesa intitolata
all'Addolorata.
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