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Cittadina di origine probabilmente greca, subisce, come territori circostanti, il dominio di Greci, Romani, Arabi, e Normanni, epoca a cui risale il Duomo. Diviene città regia sotto Federico II di Svevia e nel XVII sec. le viene conferito il diritto di amministrare giustizia. Molto ricca durante il 600 ed il 700, vede la costruzione di numerosi edifici, e chiese in stile barocco che ancora oggi costituiscono il suo aspetto predominante, anche se purtroppo sono in cattivo stato di conservazione.
La città è dominata dalla mole del castello chiaramontano, costruzione in tufo dalla forma irregolare, arricchita soltanto, su un lato della torre quadrata, da due bifore cieche e da un bel portale d'accesso.
Da qui, lungo via Archeologica, appare, sulla sinistra, il Duomo Normanno, completamente in rovina, sulla cui facciata si può ancora distinguere il bel portale in stile chiaramontano.

Via Dante - Questa via centrale taglia la cittadina da est a ovest. E' fiancheggiata da begli edifici barocchi. Partendo da piazza Cavour si incontrano sulla destra la Chiesa del SS. Salvatore, dalla ricca facciata e, poco più avanti, in via Cannizzato (a destra) la Chiesa di S. Caterina, edificata nel 1366, rimaneggiata nel '700 ed in seguito riportata all'aspetto originario. L'interno, molto lineare, si arricchisce di un bell'arco di trionfo in stile chiaramontano.
Ritornare in via Dante.

Chiesa Madre - Edificata nel XVII sec. dai gesuiti venne elevata a chiesa madre quando il duomo divenne pericolante (1867). Vi sono conservate numerose opere provenienti proprio dalla vecchia chiesa principale, tra cui il mobile da sacrestia, in legno scolpito, abbellito da colonnine tortili su cui si avvolgono rami di vite e coronato da mezzi busti (1725). A sinistra dell'entrata si trova un bel fonte battesimale del 1424.
Poco oltre, la Chiesa di S. Nicolò di Bari possiede una bella facciata in tufo di stile primo barocco siciliano. A sud di via Dante, piazza Garibaldi è contornata da begli edifici tra i quali spicca la ricca facciata di S. Francesco. Di fianco, l'ex convento dei Frati Minori possiede un bel chiostro su cui si affacciano gli uffici municipali.

Santuario di S. Calogero - Si trova in fondo a corso Umberto I, proseguimento ad est di via Dante. Lo spiazzo-belvedere antistante la chiesa offre una bella visuale della valle del Paradiso. La chiesa, edificata nel '500, venne ampiamente rimaneggiata in epoca barocca. All'interno, lungo la scala che conduce alla cripta si può ammirare il bel Cristo alla colonna in marmo rosa, le cui venature scure sembrano quasi essere il sangue versato dalle ferite. Nella cripta si trova la grotta dove si suppone abbia vissuto il santo, patrono di Naro. All'altare, la statua del santo nero che viene portata in processione il 18 giugno.

Catacombe paleocristiane - In contrada Canale, a sud dell'abitato. Si tratta di sepolture rurali, povere di corredo, a nicchia ed arcosolio. che si dispongono lungo dei corridoi. Tra gli ipogei il più esteso è la Grotta delle Meraviglie, lunga circa 20 m.

DINTORNI

Reggia di Cocalo - E' popolarmente chiamato così il castellaccio, un rudere situato a circa 2 km dal centro abitato ed isolato in alto su una rupe. Le fondamenta a blocchi monolitici direttamente scavati nella roccia e l'immaginazione popolare hanno alimentato la leggenda che il mitico regno di Cocalo fosse ubicato qui.


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