Museo
Archeologico Baglio Anselmi
Marsala (Trapani), Lungomare Boéo
Tel. +39 0923 952535
Fax +39 0923 952535
Mappa
del Museo
Mappa
di Marsala
Tour
Virtuale del Museo
Lunedì,
martedì, giovedì e venerdì
dalle 9 alle 14.
Mercoledì e sabato dalle 15 alle 18.
Domenica dalle 9 alle 13.
Ingresso Lire 4000 (ingresso gratuito per i cittadini
della Comunità Europea di età inferiore
ai 18 anni e superiore ai 60 anni).
SERVIZI:
Audiovisivi
Vietato l'uso del flash
|
|
Il
Museo si trova sul lungomare Capo Boéo, all'interno
dell'area archeologica di Lilibeo (l'antica Marsala),
limitrofa all'attuale centro abitato.
La
sede museale è il Baglio Anselmi, una costruzione
nata sui finire del secolo scorso come stabilimento vinicolo
per la produzione dei "Marsala". Il baglio è costituito
da corpi di fabbrica aperti su di un ampio cortile interno.
Gli spazi espositivi del museo sono quelli dei due grandi
magazzini del baglio, dove venivano stivate le botti.
Nel cortile interno è visibile un saggio di scavo
che ha portato alla luce una tomba, una fornace, e strutture
murarie che documentano la notevole frequentazione dell'area
sin dal IV sec. a.C.
Il
museo espone il relitto della nave punica ed illustra
la storia di Lilibeo e del territorio storicamente ad
essa connesso, dalla preistoria al medioevo.
Lilibeo fu fondata intorno al 397 a.C. dai superstiti
della vicina isola fenicia di Mozia, distrutta dal tiranno
siracusano Dionisio. Essa divenne ben presto una inespugnabile
base militare cartaginese riuscendo, grazie alle sue imponenti
fortificazioni, a resistere all'assedio di Dionisio nel
368 a.C., e a quello di Pirro, nel 277 a.C. Nel corso
della prima guerra punica, Lilibeo costituì per
i Cartaginesi la base di difesa in Sicilia contro i Romani
che riuscirono ad ottenerla soltanto a seguito della ratifica
del trattato di pace, nel 241 a.C.. Il ruolo di testa
di ponte verso l'Africa fu mantenuto anche nel corso della
seconda guerra punica quando i Cartaginesi tentarono,
invano, di rioccuparla. Sotto il dominio romano visse
un periodo di prosperità economica, mantenendo
il suo carattere di importante base navale.
Diventata municipio in età augustea, Liibeo fu
elevata al rango di colonia. Agli inizi del V sec., quando
la città fu devastata dai Vandali, è documentata
la presenza in essa di una comunità cristiana,
essendo stata istituita, al tempo del Papa Zosimo, la
diocesi di Lilibeo.
Le
collezioni. Il museo è nato per la conservazione
e l'esposizione del relitto della nave punica (metà
III sec. a.C.) rinvenuto nel 1971 nel tratto di mare allargo
dell'Isola Lunga, in prossimità di Punta Scario,
all'imboccatura nord della Laguna dello Stagnone di Marsala.
A partire dal 1986 in esso sono confluiti materiali provenienti
dalle campagne di scavo condotte nell'area archeologica
di Lilibeo dalla Soprintendenza di Palermo e, dal 1987
in poi, dalla Soprintendenza di Trapani, insieme ad un
ristretto gruppo di reperti prima conservati nel Museo
Regionale Agostino Pepoli di Trapani e nel Museo Whitaker
di Mozia.
L'ordinamento,
ad un tempo cronologico e topografico, si articola per
sezioni dove l'esposizione dei reperti è introdotta
da pannelli didattici.