Museo
Archeologico della Badia
Licata (Agrigento), via Dante
Tel. +39 0922 772602
Fax +39 0922 772602
Mappa
del Museo
Mappa
di Licata
Tour
Virtuale del Museo
Aperto dal lunedì al sabato dalle 9 alle
13, chiuso la domenica e i giorni festivi.
Nel periodo estivo aperto anche nel pomeriggio.
SERVIZI:
Vietato l'uso del flash
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La
sede museale è il cinquecentesco convento cistercense
di S. Maria del Soccorso, meglio conosciuto ancora oggi
come Badia, ampliato nel Seicento con la costruzione del
chiostro e nel Settecento con la nuova ala prospiciente
alla piazza S. Angelo. Confiscato con la soppressione
degli ordini religiosi, l'edificio divenne sede di scuole
pubbliche, destinazione che mantiene in parte tuttora.
Dell'ex convento il Museo occupa parte del piano terra
e il chiostro.
Con il concorso della Soprintendenza di Agrigento, del
Comune di Licata e della locale Associazione Archeologica
Licatese, il museo nasce come antiquarium annesso alla
Biblioteca Comunale di Licata, dalla quale si separa nel
1971 dando origine al Museo Civico. L'apertura della nuova
sede della Badia avviene nel 1995.
Il
museo illustra la storia ed i caratteri degli insediamenti
umani nel territorio di Licata e della bassa valle dell'Imera.
La Montagna di Licata, dove sorge oggi la città
moderna, e le altre limitrofe, poste a controllo del fiume
Imera, sono state fin dalla preistoria luogo di insediamenti
umani. In particolare sulla Montagna di Licata sorgeva
un centro greco arcaico che si espanse in periodo ellenistico
sulle vicine alture di Monserrato e Monte Sole. In esso
nel 280 a.C. il tiranno di Agrigento Finzia, trasfed le
popolazioni di Gela, dopo la distruzione di quest'ultima,
fondando una nuova città che prese il nome di Phintias.
Le
collezioni sono quelle provenienti dagli scavi condotti
negli ultimi decenni dalla Soprintendenza di Agrigento
nel territorio di Licata e della bassa valle dell'Imera.
Il museo possiede inoltre una collezione di arte medioevale,
di proprietà del Comune, e alcune tele provenienti
dai conventi soppressi nell'800.
L'ordinamento
consente un inquadramento topografico e cronologico dei
reperti attraverso l'ausilio di supporti didattici.