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Luigi Pirandello è uno degli scrittori più rappresentativi della cultura letteraria del nostro secolo. Con la sua opera la letteratura italiana dei orimi decenni del '900 esce dai confini ristretti della nazione ed acquista dimensione e respiro mondiale, come attesta il premio Nobel conferitogli nel 1934. Nelle sue opere Pirandello descrive la società del suo tempo, a cavallo fra due secoli. L'aspetto che maggiormente lo attrae è il prdfondo malessere della piccola borghesia, vittima delle condizioni alienanti della società, delle ipocrisie, degli egoismi, dei pregiudizi e degli inganni propri ed altrui. Il protagonista delle sue opere non è mai un uomo "intero", ancorato a valori oggettivi ed universali, ma è un uomo "frantumato" nelle sue componenti, solo e diverso non solo dagli altri ma anche dal suo Io di prima, che non riesce a fissarsi in una personalità definita e che è pertanto "uno, nessuno e centomila".

1867 Nasce il 28 giugno da Don Stefano Pirandello e da Donna Caterina Ricci Gramitto. Riceve in casa l'istruzione elementare.
1878/80 Frequenta a Girgenti, l'odierna Agrigento, i primi due anni della Regia Scuola Tecnica. Ottiene poi di seguire la sua vera vocazione, e si iscrive al locale liceo ginnasio "Empedocle". A 12 anni scrive una tragedia in cinque atti (andata perduta) dal titolo "Barbaro".
1882/85 Prosegue gli studi presso il Regio Liceo Vittorio Emanuele II di Palermo. Pubblica a 17 anni un componimento narrativo Capannetta.
1886 A 19 anni si iscrive a Palermo alle Facoltà di Letteratura e di Legge. Contemporeaneamente aiuta il padre, commerciante di zolfo. Scrive alcune opere teatrali, andate perdute: Gli uccelli dell'alto, La moglie fedele e Provando la commedia.
1887 Lascia la Sicilia e prosegue gli studi universitari a Roma.
1889 In seguito a un contrasto con il rettore dell'Università romana, decide di continuare gli studi a Bonn. Vive in pensione presso la famiglia Schulz-Lander e si innamora della figlia Jenny. Dà alla stampa il libro di versi Mal giocondo. Scrive le liriche raccolte poi con i titoli Pasqua di Gea ed Elegie Renane.
1891 Si laurea in Filologia con una tesi sulla Parlata di Girgenti.
1892/93 Dopo un breve periodo di lettorato nella città tedesca, torna e si stabilisce a Roma dove frequenta Luigi Capuana che lo introduce negli ambienti letterari e giornalistici. Inizia a scrivere il suo primo romanzo Marta Ajala, che pubblicherà nel 1901 con il titolo L'esclusa. Datato 1893 anche il Frammento d'Autobiografia, pubblicato nel 1933.
1894 Il 27 gennaio sposa a Girgenti Maria Antonietta Portolano, figlia del socio paterno. Dal matrimonio nasceranno i figli: Stefano, Lietta e Fausto. Pubblica le novelle Amori senza amore e il poemetto Pier Gudrò.
1895/99 Collabora con numerosi giornali, in particolare con la rivista settimanale "Ariel". Nel 1897 è nominato supplente della cattedra di Stilistica presso l'Istituto Superiore di Magistero. Nel 1895 scrive Il turno, pubblica L'elegie romane, traduzione di venti liriche di Goethe, l'atto unico L'epilogo, poi ribattezzato La morsa e il saggio Un preteso poeta umorista del secolo XIII.
1900/02 L'inizio del secolo lo vede impegnato in un serrato lavoro di narrativa e saggistica. Nel 1901 pubblica le poesie Zampogna; nel 1902 il romanzo Il turno, la raccolta di novelle Beffe della morte e della vita e Quand'ero matto.
1903/08 L'allagamento della miniera di Aragona, nella quale il padre Don Stefano ha impiegato non solo i propri ingenti capitali, ma anche la dote della nuora, provoca un pesante dissesto economico nella famiglia e gravi disturbi nervosi nella moglie Antonietta. Per la necessità di integrare lo stipendio di professore, impartisce lezioni d'italiano e di tedesco. Nel 1904 Escono le novelle Bianche e nere e a puntate sulla rivista "Nuova Antologia" il romanzo Il fu Mattia Pascal. Nel 1905 escono le prime liriche di Fuori di chiave e lo studio su Alberto Cantoni. Nel 1908 vedono la luce i saggi Arte e scienza; L'umorismo, I sonetti di Cecco Angiolieri e qualche nota dantesca.
1909/13 La morte del suocero rende più tesi i rapporti con la moglie ormai irrimediabilmente presa da una forma di paranoia. Nel 1909 viene edito il romanzo I vecchi e i giovani e la lirica Scamandro. Nel 1910 va in scena Lumie di Sicilia e L'epilogo, La morsa e Se non così e viene edita la raccolta di novelle La vita nuda. Nel 1911. scrive il romanzo Suo marito. Nel 1912 pubblica le novelle Terzetti, nel 1913 la commedia Cecè. Viene rappresentata a Roma la commedia Il dovere del medico.
1914/20 Con lo scoppio della Grande Guerra altri fatti dolorosi si abbattono su Pirandello: il figlio Stefano parte per il fronte ed è fatto prigioniero, muore la madre e anche l'altro figlio, Fausto, viene chiamato alle armi. Nel 1919 la moglie Antonietta è internata in una casa di cura. Nel 1915 viene edito il romanzo Si gira..., le raccolte di novelle Erba del nostro orto e La trappola, nel 1917 E domani, lunedì..., nel 1918 Un cavallo nella luna, nel 1919 Berecche e la guerra e Il carnevale dei morti. Nel 1916 le commedie Liolà, Pensaci Giacomino! e Il berretto a sonagli; nel 1917 Così è (se vi pare), Il piacere dell'onesta, La giara e il dramma A vilanza, nel 1918 Il giuoco delle parti e Ma non è una cosa seria; nel 1919 le commedie La patente, L'innesto, l'apologo L'uomo, la bestia e la virtù e U ciclopu; del 1920 le commedie Tutto perbene, Come prima meglio di prima e La signora Morli, una e due.
1921 La figlia Lietta si sposa e si trasferisce in Cile. Va in scena i Sei personaggi in cerca d'autore. Scrive Vestire gli Ignudi.
1922/28 Nel 1922 lascia l'insegnamento per dedicarsi totalmente al teatro. Tra il '25 ed il '28 dirige la compagnia del Teatro d'Arte di Roma che opera inizialmente al Teatro Odescalchi, con la giovanissima Marta Abba prima attrice. Va in scena la tragedia Enrico IV. Tra il 1922 e il 1923 scrive gli atti unici All'uscita, L'imbecille, L'uomo dal fiore in bocca, L'altro figlio, e la commedia La vita che ti diedi. Esce il saggio Teatro vecchio e teatro nuovo. Nel 1924 scrive per il teatro Ciascuno a suo modo. Nel 1925 va in scena l'atto unico Sagra del Signore della Nave. Nel 1926 esce il romanzo Uno, nessuno e centomila e le commedie Diana e la Tuda e L'amica delle mogli. Nel 1928 va in scena La nuova colonia.
1929/32 E' nominato Accademico d'Italia. Soggiorna a Berlino per un breve periodo con Marta Abba. Nel 1932 si reca a Parigi. 1929 Pubblica il saggio su Giovanni Verga e mette in scena Lazzaro e O di uno o di nessuno. Nel 1930 viene allestita a Berlino Questa sera si recita a soggetto. In questo stesso anno segue le riprese ad Hollywood del film Come tu mi vuoi con Greta Garbo, tratto dall'omonima opera teatrale. Nel 1932 scrive il dramma in tre atti Trovarsi.
1933 Parte per Buenos Aires in compagnia di Massimo Bontempelli. A Buenos Aires va in scena Quando si è qualcuno.
1934 E' insignito del premio Nobel per la letteratura. 1934 Va in scena La favola del figlio cambiato. Scrive i drammi Non si sa come e I giganti della montagna che resta incompiuto. Cura i dialoghi del film di Pierre Chenal Il fu Mattia pascal. Scrive un libretto d'opera.
1936 Il 10 dicembre muore nella sua casa romana per una polmonite. 1936 Viene trasmessa alla radio Sogno (ma forse no).

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