MISTRETTA
Mistretta
rientra nel comprensorio provinciale messinese. La citta'
e' situata a circa 900 metri sul livello del mare e conta
piu' di 6.000 abitanti.
L'economia
cittadina si basa principalmente sul pascolo e sulla discreta
presenza di boschi, ma non si puo' dimenticare l'attivo
ruolo rivestito dall'artigianato locale che abbraccia settori
fiorenti come quello dei fabbri che tanto hanno impreziosito
gli edifici cittadini con le loro opere ed il settore dei
lavoratori della pietra.
L'attuale
borgo sorge sul sito che un tempo ospitava l'antica Amestratus,
una citta' probabilmente fondata dai Fenici che vi costruirono
un tempio dedicato alla Dea Astarte. Durante il Medioevo
Mistretta conobbe un notevole sviluppo tanto da poter parlare
dell'eta' d'oro cittadina: il preesistente castello fu rafforzato
dai Normanni ed esso fu il centro di raccolta dei primi
insediamenti urbani.
Mistretta
partecipo' attivamente alla Rivolta dei Vespri Siciliani
e fu inglobata tra le citta' demaniali. Nel 1637 la citta'
passo' definitivamente al demanio regio.
Un
itinerario turistico della citta' puo' iniziare con una
visita alla Chiesa Madre intitolata a Santa Lucia. La Chiesa
fu ristrutturata verso il 1630, ma la sua edificazione e'
decisamente antecedente vista la presenza di alcuni elementi
architettonici antecedenti la data del restauro come il
piccolo portale ogivale trecentesco. La facciata e' valorizzata
dalla presenza di un portale barocco arricchito da alcune
decorazioni in pietra intagliata ed e' circondata da due
torri campanarie. L'esterno della Chiesa presenta anche,
sul fianco destro, un quattrocentesco portale completato
dalla presenza di una lunetta con un altorilievo raffigurante
la Madonna e due Sante ed un seicentesco portale presente
sul lato sinistro della Chiesa. Il suo interno e' basilicale
e suddiviso in tre navate. Tra le opere piu' interessanti
qui raccolte citiamo una grande ancona che raccoglie le
statue raffiguranti S. Lucia, S. Pietro, S. Paolo e gli
Apostoli, un'opera realizzata da Antonello Gagini, un settecentesco
organo ligneo, rilievi marmorei settecenteschi raffiguranti
L'Ultima Cena e La Lavanda dei Piedi e la statua seicentesca
raffigurante il Cristo Risorto.
Una
successiva tappa di questo itinerario riguarda la Chiesa
dedicata a San Sebastiano. La sua facciata presenta una
statua in stucco raffigurante il Santo titolare, mentre
all'interno della Chiesa si trova un fercolo ligneo barocco.
La
terza Chiesa cittadina da prendere in considerazione e'
quella intitolata a Santa Caterina. La Chiesa ha un impianto
rinascimentale e conserva al suo interno una cinquecentesca
ancona marmorea contenente tre statue, una delle quali raffigurante
la Santa titolare, e dei rilievi raffiguranti l'Annunciazione
e scene riguardanti la vita della Santa. La struttura esterna
della chiesa presenta un bel campanile a bifore.
La
Chiesa intitolata a San Francesco e' da citare grazie alle
tele cinquecentesche e seicentesche che essa conserva, come
quella raffigurante "La Madonna degli Angeli",
quella raffigurante "La Sacra Famiglia" e quella
raffigurante "Il Cristo alla Colonna".
Tra
gli edifici civili della citta' ricordiamo il seicentesco
Palazzo Scaduto - la sua facciata presenta un ricco portale
affiancato da figure antropomorfe ed un'importante balconata
-, il Palazzo Russo, l'ottocentesco Palazzo Salomone ed
il Palazzo Di Salvo - le sue finestre sono sovrastate da
alcune lunette contenenti degli altorilievi raffiguranti
le arti.
|