MELILLI
Melilli
si sviluppa a 310 metri sul livello del mare presso una
collina che permette di ammirare il golfo megarese e la
zona industriale Augusta-Priolo. La citta' rientra nella
provincia di Siracusa e raccoglie piu' di 11.500 abitanti.
La
storia cittadina e' molto ricca. Pare accertato che nella
zona ci sia stata la presenza umana sin dall'eta' del Bronzo.
La sua posizione geografica ha sempre giocato un ruolo strategico
come via di comunicazione per le vicine Augusta e Siracusa.
La citta' rientro' nella Contea d'Augusta e nel dominio
dei Moncada durante il periodo feudale.
Melilli
ha saputo risorgere dai terremoti che l'hanno fortemente
danneggiata nel 1542 e nel 1693. Essa e' diventata comune
autonomo a partire dal 1842.
Dal
punto di vista artistico e culturale Melilli ha molto da
offrire. Il primo monumento cittadino da ricordare e' la
Chiesa Madre intitolata a San Nicolo'. La particolarita'
della Chiesa e' il suo soffitto che presenta delle settecentesche
tele incastonate raffiguranti il Trionfo della Fede, opere
realizzate da Olivo Sozzi.
Un
secondo monumento cittadino degno di nota e' la settecentesca
Chiesa intitolata a San Sebastiano. Al suo interno sono
conservate numerose tele settecentesche realizzate da Olivo
Sozzi e raffiguranti, ad esempio, "L'Incoronazione
di San Sebastiano" ed "Il Trionfo della fede".
Da ricordare, ancora, il paliotto marmoreo raffigurante
"La Deposizione di San Sebastiano".
Il
culto di San Sebastiano e' molto sentito a Melilli ed ogni
anno, il tre e quattro maggio, il patrono cittadino e' celebrato
con una grande festa che raccoglie numerosi fedeli provenienti
da tutta la Sicilia. Il martire del III secolo D. C. e'
festeggiato con la cosidetta "Festa dei Nuri".
Innanzitutto occorre precisare che il nome dato alla festa
deriva dal fatto che nell'iconografia popolare San Sebastiano
e' rappresentato nudo ed anticamente i devoti che partecipavano
alla manifestazione si presentavano nudi; oggi quest'aspetto
piu' profano che sacro e' stato eliminato ed i devoti si
presentano con indumenti bianchi e fasce rosse che ricoprono
determinate parti del corpo, quelle in cui il Santo ricevette
il supplizio. La festa prevede che i devoti effettuano,
durante la notte, la loro corsa, spostamento che li portera'
fino alla Chiesa intitolata al Santo; qui essi getteranno
dei fiori sulla Sua statua ed inizieranno le loro danze.
La
citta' di Melilli va ricordata anche per i suoi dintorni.
Occorre ricordare la vicinanza cittadina con il fiume Marcellino
- sito naturalistico ricordato anche per il suo valore storico
perche' a poca distanza dalla sua foce si trova una necropoli
che ha restituito degli interessanti corredi funebri.
Infine,
occorre menzionare la vicinanza cittadina con le saline
di Augusta,
importante risorsa economica cittadina fino al secondo dopo
guerra.
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