| GIARRATANA  Giarratana 
                      (34 km da Ragusa; 3411 abitanti; 520 m s.l.m.; CAP 97010; 
                      prefisso tel. 0932) l'antica 'Cerretanum', il piś piccolo 
                      centro abitato della provincia.
 Situata 
                      prima del terremoto in luogo diverso, attualmente denominato 
                      Terravecchia, essa presenta un impianto regolare con vie 
                      diritte e ampie che congiungono la parte bassa a quella 
                      alta della cittą.   
                       La 
                      cittadina si distende in modo ordinato e armonico, quasi 
                      incastonato fra monti e piano. ll territorio, inserito nei 
                      monti lblei, se si esclude qualche zona, č prevalentemente 
                      montuoso ed č attraversato dal fiume lrminio, che ha le 
                      sorgenti alle falde del monte Lauro. A 
                      circa 10 Km. dalla città, lungo le pittoresche falde 
                      dell'lrminio, c'è la diga di Santa Rosalia, che rappresente 
                      per Giarratana una sicura fonte di benessere, non solo per 
                      l'agricoltura ma anche per il turismo, costituendo lo sbarramento, 
                      un magnifico lago con un bellissimo panorama.  TURISMO  
                       Dedichiamo 
                      buona parte della nostra visita alle chiese: quella di San 
                      Bartolomeo Apostolo, quella di S. Antonio Abate e la Chiesa 
                      Madre. La 
                      prima, del XIII secolo, è un tipico esempio di barocco 
                      siciliano: l'interno, basilicale, a tre navate, ospita stucchi 
                      ed affreschi di pregevole fattura. Scene del Nuovo Testamento 
                      risalenti al 1836 si trovano nella volta della navata centrale. 
                       La 
                      seconda, in posizione elevata, ricostruita verso il 1748, 
                      presenta un bel gioco di lesene e semicolonne. Anche qui, 
                      da sottolineare la bellezza degli stucchi e di alcune statue, 
                      tra le quali quella della Madonna della Neve, patrona del 
                      paese. 
 La 
                      terza, la Chiesa Madre, dal prospetto tozzo, e dalla facciata 
                      tardo-rinascimentale, ha mura perimetrali molto larghe. 
                      Tra le maggiori opere dell'interno ricordiamo la pala dell'Annunziata, 
                      del 1790, quella delle Anime Purganti, la statua di San 
                      Giuseppe e quella in legno di San Bartolomeo, ritrovata 
                      nella Giarratana antica.  Nella 
                      parte alta della cittą possiamo vedere i ruderi del castello 
                      del 1703. Se lasciamo Giarratana in direzione di Palazzolo 
                      Acreide, percorrendo una strada che sale a Monte Lauro, 
                      possiamo fare sosta a Casmene, colonia siracusana fondata 
                      nel 644, poi decaduta e abbandonata.   
                      Scendendo 
                      verso Ragusa si ha modo di vedere il bacino di una diga 
                      attorniata da splendidi panorami.  Di 
                      ritorno verso il capoluogo, una volta superato il fiume 
                      Irminio possiamo visitare una piccola frazione di Ragusa, 
                      San Giacomo, con la sua grande masseria, detta Torre di 
                      San Giacomo. STORIA  
                      Le origini di 
                      Giarratana sono antichissime. Il paese, prima del terremoto 
                      del 1693, si trovava in un sito diverso, chiamato ora Terravecchia. 
                      Nei suoi dintorni sono state scoperte delle stazioni preistoriche, 
                      come quella di Scalona, risalente al secondo millennio a.C. 
                      e Donna Scala, di un periodo piś recente. ln queste stazioni 
                      si ha gią l'evidenza Storica che la zona č stata abitata 
                      da popoli antichi, sicuramente dei Siculi.   
                      L'abitato che ha dato i migliori 
                      risultati archeologici č quello di Monte Casale, nei pressi 
                      di Monte Lauro. Qualcuno vuole che sia Acrilla, altri Herbessus, 
                      ma piś probabilmente si tratta di Kasmenai, la mitica cittą 
                      fondata dai greco-siracusani, al limite dei loro domini, 
                      e che svolgeva per la sua eccezionale posizione un mirabile 
                      ruolo strategico-militare.  Non 
                      si hanno documenti anteriori al periodo normanno, ma solo 
                      notizie della loro esistenza. Le prime notizie storiche 
                      di Giarratana, fanno supporre che sia appartenuta, assieme 
                      alla contea di Ragusa, a Goffredo, figlio del conte Ruggero.  
                      Nel periodo svevo Enrico VI, re 
                      di Sicilia, donò la cittį nel 1195 a Rinaldo Acquaviva, 
                      suo familiare. Sotto Manfredi ne era signore Gualtiero di 
                      Caltagirone, cui confermņ il possesso Pietro I d'Aragona, 
                      dopo la cacciata dei Francesi. 
 Dopo 
                      il periodo chiaramontano la contea di Modica passò 
                      al Cabrera, il quale aggiunse alla contea anche Giarratana 
                      ed altre cittį, costituendo per la prima volta l'intero 
                      territorio dell'attuale provincia. Ma Cabrera, dopo un periodo 
                      di disgrazia, per pagare i debiti, dovette vendere oltre 
                      ad altre città, anche Giarratana a Guglielmo e Nicolò 
                      Casasagia, ricomprata poi da Simonetto Settimo nel 1454. 
                      Questa famiglia possedette Giarratana per parecchio tempo. 
                      
 L'antica 
                      Cerretanum con il terremoto dell'11 gennaio del 1693 ebbe 
                      541 morti e l'abitato fu "demolitum totum". Fu allora deciso 
                      di ricostruire la nuova Giarratana su un colle vicino detto 
                      Poju di li ddisi, dove attualmente si trova, piś esposta 
                      al sole e in posizione più felice.  
                      Dopo la ricostruzione la storia 
                      di Giarratana si accomuna a quella di tutta la provincia. ECONOMIA  
                      L'economia di Giarratana è 
                      basata quasi esclusivamente sull'agricoltura, con un'ottima 
                      produzione di frumento, legumi, olio, mandorle e altri prodotti 
                      della terra.   Scarsa 
                      č la produzione di formaggi e dei prodotti dell'allevamento 
                      del bestiame.
 Pregevole 
                      invece, la produzione di cipolle, tanto che in questi ultimi 
                      anni, per reclamizzare questo prodotto locale č stata inserita, 
                      fra i festeggiamenti del mese di agosto, "La sagra della 
                      cipolla" (il 14 agosto). Questo saporito ortaggio, dal 
                      colore bianco, dalla forma schiacciata e di grandi dimensioni 
                      viene cucinato e condito in vari modi, cotto e crudo e servito 
                      con vino e formaggio.  
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