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Un tempo identificata con antica Engyum, città greca fondata da coloni provenienti da Minoa, la cittadina attuale si sviluppa a partire dal XIV sec. Adagiata su Monte Marone, Gangi mantiene pressochè intatto l'aspetto medievale caratterizzato da pittoreschi vicoli fiancheggiati da case in pietra.

LA CITTA' ALTA

Viale delle Rimembranze, fiancheggiato da alberi piantati per ogni caduto nella seconda guerra mondiale, segna l'ingresso alla parte alta del paese. La visita può iniziare da piazza S. Paolo, su cui si affaccia l'omonima chiesa (XVI sec.) dalla semplice facciata in pietra a vista, arricchita da un bel portale ornato di bassorilievi. La Chiesa della Badia (XVIII sec.) segue lo stesso stile in pietra nuda. Corso Umberto I, fiancheggiato da bei palazzi, tra cui l'ottocentesco Palazzo Mocciaro, conduce fino al centro del paese.

Palazzo Bongiorno - La nobile famiglia dei Bongiorno, una delle più ricche di queste zone, fa edificare questo massiccio palazzo nel XVIII sec. L'elemento di maggiore interesse risiede negli eleganti affreschi a trompe l'oeil che ornano le sale del piano nobile. Opera di Gaspare Fumagalli, pittore romano attivo a Palermo intorno alla metà del XVIII sec., i dipinti sono allegorie di soggetto sia sacro che profano (La Modestia, Il Trionfo del Cristianesimo, Il Tempo), racchiusi in un'elaborata cornice architettonica che si arricchisce di mascheroni, cartocci e medaglioni con vedute paesaggistiche.

Piazza del Popolo - E' la piazza principale del paese ed è dominata dalla Torre Ventimiglia, in un angolo della piazza, una piccola grotta ospita la Fontana dei Leone (1931).

Torre Ventimiglia - Edificata nel XIII sec. come torre di avvistamento e passata ai Cavalieri di Malta nei XV sec., diviene torre campanaria ai momento dell'edificazione della Chiesa Madre nei 600, in stile gotico-normanno, è caratterizzata da archi ogivaii a portico sulla strada e da elaborate bifore trilobate ai secondo livello.

Chiesa Madrice - Edificata nei XVII sec. su un preesistente oratorio, ospita, all'interno, alcune opere d'arte pregevoli. L'attenzione è subito attratta dalla grandissima tela che occupa il lato sinistro dei presbiterio, è il Giudizio Unlversale (1629), considerato il capolavoro di uno dei due zoppi di Gangi, Giuseppe Salerno. Vera e propria summa teologica, il dipinto ha per modello (non unico però) quello eseguito da Michelangelo per la Cappella Sistina a Roma (si consulti la guida Verde Michelin Roma) dai quale riprende sicuramente la figura del Cristo Giudice in piedi, la pelle di S. Bartolomeo nella quale si suole riconoscere l'autoritratto dei pittore e la figura di Caronte, nocchiero del demonio. La composizione è dominata dalla figura centrale dei Cristo ai cui piedi si inginocchiano la Madonna e S. Giovanni Battista. Ai lati, in primo piano, gli apostoli con alle spalle le schiere di sante (a sinistra) e di santi (a destra). Sotto, ai centro, tredici fanciulli rappresentano i martiri innocenti mentre, alloro piedi, trova posto il Libro della Vita. La parte inferiore della composizione è divisa in due: a sinistra gli eletti con l'arcangelo Michele (al centro) che scaccia il dragone e più in basso la resurrezione dei morti; a destra i dannati con, nell'angolo in basso, le fauci dei Leviatan. Ai centro, la barca di Caronte, i dannati simboleggiano ciascuno un peccato capitale che viene ricordato da un'etichetta che ne riporta il nome, a volte in siciliano. Tra i dannati si riconoscono anche alcune cariche religiose, ma non un prete, perchè commissionario dell'opera.
La chiesa conserva inoltre alcune pregevoli opere lignee dei Quattrocchi, tra cui si distingue S. Gaetano (in fondo alla navata destra). Dallo spiazzo davanti alla chiesa si gode di una bella vista su Gangi bassa con, sulla sinistra, la cosiddetta Torre Saracena ed il Convento dei Cappuccini.

Il proseguimento ideale di corso Umberto è corso Fedele Vitale, sul quale si affacciano le botteghe romane, risalenti ai XVI sec. e così chiamate per la loro struttura (con una finestra-banco di vendita di fianco alla porta). Più avanti, Palazzo Sgadari ospita il Museo Civico che raccoglie reperti archeologici provenienti da Monte Alburchia.
In fondo alla via si trova io squadrato Castello dei Ventimiglia.

VERSO GANGI BASSA
Ritornare sui propri passi ed in piazza dei Popolo imboccare via Madrice (a gradoni) per raggiungere la Chiesa del SS. Salvatore che, all'interno, ospita un crocifisso ligneo di Fra' Umile da Petralia e l'Andata al calvario di Giuseppe Salerno, opera che riprende lo Spasimo di Sicilia di Raffaello commissionato per la Chiesa dello Spasimo di Palermo.
Continuando si raggiunge in breve la Chiesa di S. Maria di Gesù, originariamente Ospizio Benedettino (XV sec.), epoca a cui risale anche la torre campanaria, alleggerita da monofore e bifore. La facciata della chiesa è arricchita da un bel portale ornato di bassorilievi. All'interno si possono ammirare opere del Quattrocchi, in particolare il gruppo ligneo dell'Annunciazione.

Santuario dello Spirito Santo - Vuole la tradizione popolare che un contadino sordomuto, nel XVI sec., lavorando nei campi trovasse un'immagine di Cristo dipinta sulla roccia e miracolosamente iniziasse a parlare. Nel luogo di ritrovamento sorge dunque il santuario, meta ancora oggi di pellegrinaggi. L'immagine sulla roccia è oggi nascosta da un dipinto del Vazzano dietro l'altare.

TURISMO

Una cena in convento - A circa 4 km da Gangi, in località Gangi Vecchia, il monastero benedettino di S. Maria Annunziata, di origini trecentesche, trasformato in residenza estiva dai Baroni Bongiorno (XVIII sec.) è oggi divenuto un agriturismo. Per informazioni e prenotazioni tel 0921/ 6891 91.

Visite Guidate - La Pro Loco di Gangi organizza visite guidate su prenotazione da effettuarsi con una settimana di anticipo. Per informazioni tel. 0921/644720.


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