Ficarazzi rientra nel comprensorio provinciale palermitano. La citta' abbraccia circa 8.000 anime ed e' posta a 23 metri sul livello del mare.

Essa si presenta come un nucleo abitativo composto da case dal caratteristico color mattone o bianco arroccate a ridosso della Torre e circondato da limoneti ed aranceti.

Dopo un primo insediamento di coloni cretesi ed uno successivo di coloni punici, la storia cittadina si mescola con quella della vicina Misilmeri in quanto Ficarazzi rientrava nella sua baronia. Successivamente, il feudo fu diviso tra la famiglia Ajutamicristo ed il vicere' Pietro Speciale. A quest'ultimo si deve l'introduzione della coltivazione della canna da zucchero e la costruzione della Torre gia' citata. Tale edificio fu la residenza del Vicere'. La sua edificazione fu effettuata nel 1458; l'originaria struttura fu modificata nel 1700 dalla famiglia Giardina.

Ficarazzi vide successivi "padroni", a partire dai Padri Teatini ed il Marchese Luigi Giardina de Guevara dal 1733, anno in cui sorse realmente la citta'.

La visita culturale della citta' deve obbligatoriamente iniziare dalla gia' citata Torre-Villa. Come si e' detto, grazie alla famiglia Giardina la sua struttura originaria fu modificata con l'aggiunta di un'ala, di un doppio scalone d'ingresso, con l'ampliamento dei saloni e l'introduzione di balconcini nella cortina muraria del prospetto. Dopo vari passaggi di propieta', attualmente l'edificio e' di propieta' delle suore Teatine che vi abitano e vi hanno introdotto una scuola materna.

Sempre d'origine quattrocentesca e' l'acquedotto finanziato da Pietro Campo per servire la piantagione di canna da zucchero. In questo caso, fortunatamente, l'origaria struttura si puo' ammirare nella sua quasi totalita', con le sue campate che sormontano il fiume Eleuterio.

Da ricordare, infine, la settecentesca Chiesa Madre intitolata a S. Atanasio, dal prospetto lineare e dalla semplice struttura interna che prevede una sola navata ed alcune opere d'arte come un cinquecentesco Crociggisso ligneo.