FAVARA
Favara
si sviluppa a 338 metri sul livello del mare in prossimita'
della collina della Montangella e del vallone di Favara.
La citta' rientra nella provincia di Agrigento e raggruppa
quasi 32.000 abitanti.
Notizie
storiche certe testimoniano che un primo nucleo abitativo
si sviluppo' nel XIII secolo attorno al Castello edificato
precedentemente da Federico II Chiaramonte. I successivi
signori della citta' furono la famiglia Parapertusa, i De
Marinis, gli Aragona Pignatelli ed i Cortes.
Dal
punto di vista culturale la citta' ha molto da offrire.
Il primo monumento cittadino che merita non solo la citazione
appena fatta e' il Castello dei Chiaramonte. Esso fu edificato
verso la fine del XIII secolo, esattamente nel 1270, per
volere di Federico II Chiaramonte. L'antico fasto della
costruzione oggi si ricorda grazie alle finestre ed alle
bifore presenti nella struttura esterna, al cortile quadrato
che permette l'accesso alla scala che conduce ad un vasto
pianerottolo e soprattutto al bel portale ogivale che conduce
alla cappella e che presenta un architrave ricreato da un
rilievo con bighe romane.
Tra
gli altri edifici civili presenti a Favara occorre ricordare
il Palazzo Mendola, l'attuale sede della Biblioteca Comunale,
e gli ottocenteschi Palazzi Albergamo e Fanara.
Il
principale edificio sacro cittadino e' sicuramente la seicentesca
Chiesa Madre intitolata alla Madonna Assunta. Essa subi'
varie fasi di ristrutturazione, l'ultima delle quali permise
di inglobare l'adiacente Chiesa del Crocifisso. Al suo interno
si puo' ammirare, tra l'altro, un cinquecentesco Crocifisso
ligneo.
Tra
le Chiese minori cittadine occorre citare la trecentesca
Chiesetta intitolata alla Madonna dell'Itria - la Chiesa
ha subito varie fasi di ristrutturazione e l'attuale dedica
risale all'ultima di queste fasi risalente alla seconda
meta' del 1900 -, la Chiesa del Carmine, la settecentesca
Chiesa del Collegio di Maria con l'annesso Collegio e la
settecentesca Chiesa barocca intitolata al S. Rosario.
Dal
punto di vista naturalistico occorre ricordare la vicinanza
cittadina al
fiume San Biagio e alla costa del Monte Caltafaraci.
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