Home Page La Sicilia in Rete! in english
cerca in:
Agrigento | Caltanissetta | Catania | Enna | Messina | Palermo | Ragusa | Siracusa | Trapani | Tutte le città | Links utili

La Sicilia

TURISMO
Hotels
Agriturismo
Bed and Breakfast
Case Vacanza
Ville
Camping
Villaggi
Ristoranti

Acquista Casa in Sicilia
Lavoro in Sicilia

Presentazione
Geografia
Economia
Storia
Arte
Musei
Gastronomia
Feste e Sagre
Fotografie
Cartoline
Video
Meteo
Mappe

News e Articoli
Eventi e Appuntamenti
Il Cinema in Sicilia

Aziende ed Economia
Olio di Sicilia
Vino di Sicilia
Prodotti Tipici

Le 9 province

Agrigento
Caltanissetta
Catania
Enna
Messina
Palermo
Ragusa
Siracusa
Trapani
Tutte le città

LINKS UTILI

 

ERACLEA MINOA

Tutte le foto di Eraclea Minoa
Spedisci una cartolina da Eraclea Minoa

Situati all'inizio di Capo Bianco, i resti della città greca di Eraclea Minoa occupano un luogo magnifico sul bordo di una collina solitaria sul mare.
Ai suoi piedi, la costa apre nella lunga e bianchissima spiaggia di Capo Bianco, coronata da una bella pineta. Prima di giungere agli scavi, sulla destra, le bianche "dune" di roccia (la marna, una miscela di argilla e calcare "pulita" dai fenomeni di
erosione) modellata dal vento richiamano la parete che chiude il Capo ad est.

La città selinuntina - Minoa è molto probabilmente il nome più antico. La leggenda
lo collega al re cretese Minosse che, secondo una tradizione tardiva, avrebbe inseguito Dedalo fin in Sicilia per punirlo del fatto di aver aiutato Arianna e Teseo ad orientarsi nel labirinto. Minosse sarebbe stato ucciso proprio in questi luoghi dal re sicano Caos presso cui Dedalo si era rifugiato. Il regno di Cocalo era in effetti situato lungo le rive del fiume Platani con capitale Camico, oggi identificata da alcuni con l'odierna Sant'Angelo Muxaro da altri con Caltabellotta (per ulteriori
notizie su Dedalo si veda anche Monte KRONIO).
La città venne probabilmente fondata nel VI sec. a. C. da coloni greci di Selinunte. L'aggiunta di Eraclea al nome è opera forse di un successivo afflusso di Greci. Passata nelle mani dei Romani nel III sec. a.C. venne coinvolta in una serie di guerre e venne progressivamente abbandonata. Nel I sec. d.C. la città non è più abitata.

Le rovine - Gli scavi vennero intrapresi in maniera sistematica a partire dal 1950 e portarono alla luce resti di abitazioni in mattoni crudi, alcune delle quali presentano ancora piccole parti di mosaico, ed in particolare un teatro, costruito con una pietra molto friabile e quindi in cattivo stato di conservazione (la copertura in materiale plastico trasparente non è adatta a preservarlo). Si indovina la forma originale della cavea che chiudeva un'orchestra a ferro di cavallo. Un piccolo Antiquarium riunisce oggetti provenienti in massima parte dalla necropoli.

La spiaggia - Da Eraclea, ritornare sulla SP 115 (Sciacca-Agrigento) e proseguire in direzione di Agrigento. Alla prima uscita seguire le indicazioni per Montallegro-Bove Marina e in seguito Montallegro Marina. Una stradina sulla destra segna l'accesso al mare.
Questa bella e lunghissima spiaggia è delimitata dall'alta parete bianca del capo e, verso sud-est, da un'estesa pineta.


acquista
buy on line
Michelin Green
Guide of Sicily

:: in italiano ::

:: in english ::

 


Note legali, Cookie Policy e Privacy - Realizzazione: Studio Scivoletto