CUSTONACI
Custonaci
e' un centro agricolo rientrante nella provincia trapanese
e con piu' di 4.600 abitanti. Il suo territorio comprende
l'alta vetta del Monte Sparagio che supera i 1.100 metri
di altezza dove si e' sviluppato un grosso polmone verde,
il bosco di Giacalamaro.
L'impianto
urbanistico cittadino fu disegnato alla fine del XVIII secolo
ed attualmente prevede un'estensione che collega le varie
frazioni ed un centro storico sviluppato in assi ortogonali
attorno al preesistente Santuario dedicato alla Madonna
di Custonaci.
L'economia
cittadina si basa principalmente sull'estrazione e la lavorazione
del marmo: tale attivita' offre la possibilita' di ricavare
alcune importanti varieta' di marmo, a partire dal perlato
di Sicilia, l'avorio venato e fiorito, il libeccio antico
ed il bottoncino.
Dal
punto di vista naturalistico la citta' si fa notare per
lo splendido mare incontaminato che in parte le fa da cornice
e dal colore cangiante. Nella zona si trovano gli arenili
di Cornino centro e Cala Buguto.
Monte
Cofano fa da sfondo all'omonimo golfo dove si trova Cornino,
la frazione marittima di Custonaci e borgo di pescatori.
La fascia costiera qui presente offre anche un sentiero
che si affaccia sul Monte Cofano, sulla cinquecentesca Torre
San Giovanni di Cofano, la Piana di Frassino-Tuono chiusa
dalle pareti del Monte Palatimone.
I
costoni prevedono la presenza di due gole naturali a loro
volta comprendenti due mulattiere che permettono di raggiungere
la sommita' del monte citato e di affiancare la splendida
macchia mediterranea. Tali mulattiere sono denominate "Scaletta
di Frassino" e "Scaletta di Maruzza".
Ulteriore
attrazione dello gia' splendido litorale fin qui descritto
sono le varie grotte costituite da antri che si restringono
all'interno per andare a creare cosi' dei cunicoli alternati
da stanze create dalle erosioni dei calcari cristallini
delle rocce. Tali grotte, tra le quali spiccano la Grotta
Rumena e la Grotta Miceli, hanno dalla loro parte non solo
un notevole fascino naturlistico, ma anche il merito di
preservare i resti di un habitat preistorico davvero importanti
dal punto di vista paleontologico, paletnologico ed etnografico.
Tra le altre grotte citiamo la Grotta Mangiapane nel cui
grande antro e' preservato un piccolo baglio dove ogni anno
si realizza il Presepe Vivente durante il periodo natalizio,
la profonda Grotta Maria di Custonaci, quella Buffa e quella
del Crocifisso e la grotta delle Mandorle.
Successiva
attrazione cittadina e' costituita dai numerosi bagli, piccoli
manieri comprendenti delle ampie corti e preziosa testimonianza
dell'antica tradizione economica cittadina basata sulla
pastorizia e sull'agricoltura, fase sociale e non solo economica
antecedente all'industrializzazione delle gia' citate e
rinomate cave. Tra essi occorre ricordare il Baglio Cofano
situato all'interno della Riserva Monte Cofano ed il Baglio
Mangiapane caratteristico per la sua notevole grandezza.
Dal
punto di vista sacro, la citta' di Custonaci presenta un
bel Santuario intitolato a Maria SS. di Custonaci, interessante
luogo di culto frequentato gia' nel XIV secolo e meta di
sentiti pellegrinaggi. Tale Chiesa fu edificata in epoche
diverse e su di una cappella preesistente, evento che giustifica
i vari stili che il luogo di culto mescola, quello gotico,
il romanico ed il rinascimentale. La Madonna e' raffigurata
in uno splendido quadro realizzato nel XV secolo.
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