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Ciminna si trova in provincia di Palermo e a circa 530 metri sul livello del mare. La citta' si erge nei pressi di una conca a sud del Pizzo S. Anania. Essa conta piu' di 4.500 abitanti.

Storicamente si puo' affermare, grazie a dei reperti ritrovati nella zona, che il sito fu abitato in epoca punica e romana. In epoca normanna il borgo in questione conobbe una certa espansione urbana nei pressi del castello del quale oggi si trovano solo poche tracce. Durante il Medioevo la citta' conobbe la celebrita' della cronaca visto che ospito' Matteo Scaflani, capo della fazione catalana e nemico di Manfredi Chiaramonte.
Nella prima meta' del 1600 la citta' fu elevata al grado di ducato feudale posseduto da varie famiglie nobili come i Ventimiglia ed i Griffeo dei Principi di Partanna.

Ciminna ha un discreto fascino naturalistico rappresentato dalla presenza, nelle campagne locali e precisamente nelle Serre di Ciminna, di curiosi gessi macrocristallini che si estendono da Pizzo Avvoltoio a Pizzo Serre e le cui creste sono abitate da uccelli rapaci.

La citta' conta una lunga tradizione agricola, oggi conservata non solo nei ricordi degli anziani, ma anche in un Museo Civico che conserva non solo la testimonianza delle antiche usanze, ma anche numerosi attrezzi agricoli e pastorali.

La Chiesa Madre cittadina e' intitolata a Santa Maria Maddallena. Essa fu edificata nel Medioevo, ma nel 1500 conobbe una radicale riedificazione e ricostruzione. Anche successivamente la Chiesa fu in parte rimodellata e gli esempi dell'originaria costruzione sono il rosone gotico presente nella facciata ed il cinquecentesco campanile.

Il suo interno barocco e' suddiviso in tre navate ed arricchito dalla presenza di varie opere d'arte, a partire dalle seicentesche statue in stucco realizzate dai Li Volsi, il coro ligneo intagliato, la seicentesca stauta raffigurante la Vergine e la settecentesca statua lignea raffigurante S. Andrea.

La Chiesa dedicata a San Francesco va ricordata perche' conserva parte di un polittico marmoreo di scuola gaginesca, una statua raffigurante la Madonna col Bambino ed un cinquecentesco Crocifisso realizzato sfruttando la cartapesta.

La seicentesca Chiesa dedicata a San Giovanni Battista per estensione e' seconda solo a quella Madre. Essa si fa notare, inoltre, per le opere d'arte che raccoglie, a partire dal trittico cinquecentesco con la Madonna dell'Udienza.

Tra le Chiese minori cittadine citiamo quella dedicata a Santa Lucia e quella intitolata a S. Domenico da ricordare perche' custodisce due opere di Antonello Gagini, la cinquecentesca statua dedicata alla Madonna ed un ciborio.


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