CAPO
PASSERO
Estrema
punta sudorientale della Sicilia, il capo è dominato
dalla mole del faro che segna il promontorio in corrispondenza
dei quale le acque dello lonio incontrano quelle del Canale
di Sicilia.
A Capo Passero è stata fiorente nel corso di questo
secolo l'attività della tonnara,
tuttora appartenente al barone di Belmonte, che ancora nel
1994 ha effettuato
una "calata". Del complesso fanno parte oltre
a uno stabilimento per l'inscatolamento del tonno, ormai
in disuso, la casa del rais, colui che dirigeva la mattanza
e la residenza della famiglia da cui si gode una Splendida
vista che spazia su un orizzonte infinito e mutevole secondo
l'umore del mare.
L'isolotto dl Capo Passero crea con la terraferma un corridoio
naturale, punto strategico per il passaggio dei tonni, che
possono essere così facilmente catturati. Da quando
però l'isolotto è stato espropriato per istituire
una zona di protezione della palma nana e nelle acque di
pertinenza della tonnara sono state
impiantate delle vasche per l'allevamento dei pesci, calare
la tonnara è divenuto molto più difficoltoso
e il luogo pur conservando intatto il suo fascino non ferve
più di attività frenetiche come nel passato.
Una curiosità intorno alla mattanza, durante la pesca,
i marinai usavano segnalare la
quantità di tonni presenti nelle camere delle reti;
se erano dieci alzavano una bandiera bianca e rossa, se
erano venti una bandiera rossa, se erano trenta una bianca,
se erano quaranta alzavano una bandiera bianca (trenta)
e una rossa e bianca (dieci) e così via. Se il numero
era incalcolabile si issava su un remo un giaccone da marinaio,
u' cappottu, gesto che significava: "ora non li contiamo
più, sono troppi".
Portopalo
di Capo Passero - E' un piccolo e caratteristico
paese di pescatori, il centro dell'attività è
naturalmente il porto che si anima tutti i giorni, tra le
12 e le 14, al sopraggiungere dei pescherecci, quando i
compratori si affollano lungo le
banchine.
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