Burgio comprende piu' di 3.500 abitanti ed e' a sua volta compresa nel comprensorio provinciale di Agrigento. La citta' conta un discreto settore terziario comprendente un forte artigianato. In citta', infatti, si trova l'unica fonderia siciliana atta alla produzione di campane ed una forte produzione delle ceramiche.
Anche l'agricoltura e' discretamente attiva nella zona.

Dal punto di vista storico, la citta' di Burgio va ricordata perche' preserva un antico Castello d'origine araba, successivamente conquistato e ristrutturato dai Normanni. Fu anche di propieta' dei Peralta, una nobile famiglia locale, ed attualmente, dopo un lungo periodo che vide il passaggio di propieta' da una famiglia feudale all'altra, del comune. Oggi e' in uno stato di quasi totale abbandono. Esso si presenta con una massiccia struttura incastonata tra quattro cantonali, con una pianta rettangolare ed una cinta muraria perimetrale.
Tra gli altri monumenti cittadini ricordiamo innanzitutto la Chiesa Madre dedicata a Sant'Antonio Abate, il patrono cittadino. Dalle antiche origini visto che essa fu costruita probabilmente nel XII secolo e successivamente ristrutturata, essa va ricordata, ad esempio, per la Cappella dedicata alla Madonna di Trapani. Essa preserva alcune opere d'arte a tema sacro, come la seicentesca statua raffigurante la Madonna col Bambino realizzata da Vincenzo Gagini.
Tra le altre Chiese cittadine citiamo quella seicentesca dedicata a San Giuseppe - e' ricordata per gli affreschi e le decorazioni che l'arricchiscono e la valorizzano, come quelli presenti nella volta a botte - e quella cinquecentesca dedicata a San Vito.

Un'interessante escursione puo' riguardare i dintorni cittadini visto che a poca distanza dal centro e' possibile visiitare il Santuario di Rifesi intitolato a Santa Maria. L'edificio sacro in questione fu edificato nel 1170 ed e' affiancato da un monastero. La Chiesa ha una struttura interna molto semplice ad una sola navata e si presenta con un prospetto contenente un portale ogivale a doppia ghiera ed una serie di arcate cieche.