AGIRA
La
citta' di Agira ha la sua importanza archeologica. Essa
si trova nella media valle del fiume Salso e va ricordata
geograficamente per la sua vicinanza ad un altipiano solfifero,
per la sua discreta altitudine - essa si trova a piu' di
600 metri dal livello del mare - e per la sua vicinanza
col Monte Teja dove si trova uno dei simboli cittadini,
il famoso castello presente come fortilizio in epoca bizantina
ed araba, di reale costituzione sveva. Sullo sfondo si puo'
ammirare il vulcano Etna.
Storicamente
va ricordata come centro siculo, come colona greca nel 339
A.C.
e romana - durante tale dominazione la citta' cadde sotto
il peso ingente dei
grossi tributi.
Essa
merita la visita turistica grazie al complesso dei suoi
beni architettonici e culturali, a partire dai resti del
gia' citato antico castello del quale ancora oggi si possono
ammirare due torri, dalle sue Chiese come quella dedicata
a San Filippo - con una struttura interna suddivisa in tre
navate ed un impianto a pianta basilicale romana, contenente
delle tele realizzate da Olivo Sozzi - e quella cinquecentesca
dedicata a Sant'Antonio da Padova con il suo interno a tre
navate e le sue opere d'arte a tema sacro.
La Chiesa di Santa Margherita e' decisamente quella piu'
grande di tutta la diocesi. Essa fu edificata agli inizi
del 1200 ed ha subito varie ristrutturazioni. Al suo interno
sono presenti tredici altari e varie opere d'arte a tema
sacro, a partire dalle numerose tele tra le quali citiamo
quella raffigurante "I Quattro Evangelisti" e
quella raffigurante "L'Addolorata" - realizzate
da Olivo Sozzi -.
Tra le Chiese minori cittadine ricordiamo quella dedicata
al Santissimo Salvatore - di fondazione gotica -, e quella
dedicata a Santa Maria Maggiore - di impianto normanno e
con una divisione interna a due navate asimmetriche -.
La citta' merita un giro turistico anche grazie ai suoi
palazzi signorili.
Anche dal punto di vista naturalistico i dintorni cittadini
hanno molto da offrire.
Innanzitutto merita la menzione il lago artificiale di Pozzillo,
noto per il bosco di eucalipti che fiancheggia le sue rive
e per i numerosi uccelli migratori e stanziali che vi soggiornano.
C'e' poi la Riserva di Piano della Corte, nel centro degli
Erei.
Un'altra Riserva tutelera' la zona del corso d'acqua Vallone
di Piano della Corte, nota per la presenza della foresta
pluviale mediterranea.
|