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ACIREALE

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ACIREALE
51 560 abitanti
Carta Michelin n° 432 0 27

CENTRO

Piazza del Duomo - La piazza era un tempo chiamata Piazza del Cinque d'oro, con riferimento alle carte da gioco. Questo perchè la parte centrale era occupata da un palco contornato da quattro piccole aiuole. Qui venivano rappresentati spettacoli musicali e teatrali. La bella e grande piazza è delimitata da edifici barocchi: il Duomo, la Basilica dei S.S. Pietro e Paolo, dalla bella facciata resa asimmetrica dall'unico campanile, ed il Palazzo Comunale (1659) con bei balconi in ferro battuto sostenuti da mensole riccamente ornate da mascheroni e esseri mostruosi. Leggermente defilato, all'inizio di via Davì, il secentesco Palazzo Modò ha due bei balconi con reggimensola a mostri e presenta ancora, sulla facciata, il nome del teatro qui ospitato ai primi del '900, Eldorado, coronato da un mascherone.

Duomo - Dedicato alla SS. Annunziata e a S. Venera, ha una facciata bicroma in stile neogotico, opera di Giovan Battista Filippo Basile (1825-1891), autore del Teatro Massimo a Palermo e padre del più famoso Ernesto Basile, grande maestro del liberty. Racchiusa tra due campanili dalla cuspide maiolicata, la parte centrale è arricchita da un bel portale secentesco. All'interno, la parte più interessante è quella del transetto e del presbiterio, affrescati da P. Vasta. Il transetto, il cui pavimento è in gran parte occupato dalla ottocentesca meridiana di Wolfang Sertorius e F. Peters, termina sulla destra con la barocca cappella di S. Venera.

Basilica di S. Sebastiano - In corso Vittorio Emanuele, poco dopo piazza Duomo, sul lato sinistro. Preceduta da una balaustra sormontata da statue, la facciata barocca è un alternarsi armonioso di colonne, lesene, nicchie, volute e un fregio a ghirlanda retto da angioletti che corre lungo il cornicione che delimita il primo ordine. All'interno, il transetto ed il presbiterio presentano affreschi di P. Vasta che illustrano episodi della vita di S. Sebastiano, patrono della città.

Piazza S. Domenico - Alla fine di via Cavour. La Chiesa di S.Domenico, dalla bella facciata barocca, corona un lato di questa piccola piazza su cui si affaccia anche Palazzo Musumeci (XVII sec.) dai bei balconi in ferro battuto e dalle finestre in stile rococò.
Poco lontano, lungo la via che si diparte sulla destra guardando S. Domenico, si trova la Biblioteca Zelantea con l'annessa Pinacoteca. Qui sono conservati il bozzetto in gesso del gruppo statuario di Aci e Galatea (che si trova nei giardini di Villa Comunale) di Rosario Anastasi ed un busto di Giulio Cesare noto come Busto di Acireale (I sec. a. C.).

Villa Belvedere - A nord della città, alla fine di Corso Umberto I. E' un bel giardino tranquillo con una terrazza panoramica da dove si gode di belle viste sull'Etna e sul mare. Vi si trova il gruppo statuario di Aci e Galatea. All'entrata, sulla sinistra. il palco è la riproduzione di quello che un tempo ornava piazza del Duomo.

Terme di S. Venera - A sud della città, ingresso lungo la SS 114. Lo stabilimento termale, in stile neoclassico, nasce nel 1873, per volere del barone Agostino Pennisi di Floristella (il castello del barone è ancora visibile alle spalle delle terme, vicino alla vecchia stazione ferrroviaria).
Le terme sono alimentate da acque sulfuree che sgorgano nell'entroterra, a circa 3 km a sud di Acireale, in località Reitana, da dove vengono convogliate ed incanalate. E' qui che sono stati rinvenuti i resti del Complesso Termale Romano di S. Venera al Pozzo: due ambienti con copertura a volta a botte, probabilmente il Tepidarium ed il Calidarium.

FUORI CITTA'
Lungo la SS 114 in direzione Catania, una deviazione sulla sinistra permette di raggiungere la frazione di S. Maria la Scala. Lungo la strada, si incontrano le indicazioni della Chiesa di S. Maria della Neve.

Grotta del Presepe di S. Maria della Neve - La grotta del presepe, annessa alla chiesa, è un anfratto lavico utilizzato fino alla metà del '700 come rifugio da banditi e pescatori, poi trasformato in grotta di Betlemme. Nel 1752 vi viene allestito un presepe con 32 figure a grandezza naturale con volti in cera e vesti sontuose (si notino soprattutto quelle dei re Magi).

S. Maria della Scala - Questa graziosa frazione costruita intorno alla secentesca Chiesa Madre, si affaccia sul mare con un delizioso porticciolo.
Ritornando sulla SS 114 e proseguendo in direzione Catania, si giunge al Bivio Capo Mulini, sulla sinistra. A circa 100 m lungo questa strada, si incontra ll Museo dei Pupi dell'Opra (via Nazionale per Catania, 193-195).

Museo dei Pupi dell'Opra - Il teatro di Turi Grasso e figli è allestito con pupi di tradizione acese (alcuni del secolo scorso) che permettono di ammirare la maestria con cui sono forgiate le armature, allestiti i costumi e dipinti i particolari dei vari pupi. Vi si trova anche un piccolo teatro funzionante (per gli orari e le date degli spettacoli, rivolgersi al museo).

LE ACI CONFINANTI
Quasi un proseguimento naturale di Acireale, si estendono i centri di Aci Catena ed Aci S. Filippo.

Aci Catena - Il paese, che deve il nome al culto della Madonna della Catena, presenta un grazioso centro che si costruisce intorno al centrale piano Umberto (piazza) delimitato dal bel palazzo municipale ed altri nobili palazzi di fine '800 ed inizio '900 che abbelliscono anche le adiacenti via IV Novembre e via Matrice. Qui si trova anche la settecentesca chiesa Madre ed il Palazzo Riggio (adiacente), purtroppo in rovina.

Aci S.Filippo - In centro al paesino si erge la Chiesa Madre, dalla bella facciata (XVIII sec.) fiancheggiata da un campanile dal basamento in pietra lavica.

STORIA

La storia di Santa Venera, patrona di Acireale, è legata, anche se solo dalla leggenda popolare, alle terme della città. Si tramanda infatti che la santa, prima di essere martirizzata, prestasse servizio come infermiera proprio alle terme e che, dopo la sua morte, il capo mozzato venisse gettato nel pozzo, la fonte surgiva. Le acque sarebbero quindi state rese miracolose dal sangue della santa.

TURISMO

La città conserva numerosi palazzi barocchi costruiti in seguito al terremoto del 1693 che ha colpito e distrutto molti centri della Sicilia orientale dando impulso, di conseguenza, alla ricostruzione (tra gli esempi più famosi Noto e Ragusa lbla).
Il centro vitale della cittadina è piazza del Duomo da cui si snoda l'arteria principale, corso Umberto I (a nord) che diviene corso Vittorio Emanuele a sud. fiancheggiata da bei palazzi, negozi e da gelaterie che rendono omaggio alla fama del gelato locale. Acireale è città di antiche tradizioni termali: le fonti di acque sulfuree che sgorgano nella zona a sud, ove sorgono le terme di S. Venera, erano conosciute fin dall'antichità.
Famoso è il carnevale di Acireale che si svolge per le vie principali del centro con sfilate di carri allegorici, carri infiorati, gruppi mascherati e danze in piazza. Altra attrattiva di Acireale è il Teatro dei Pupi che illustra in modo vivido e vivace gli episodi salienti e più battaglieri delle chansons de geste francesi, in particolare della Chanson de Roland. Gli spettacoli sono ancora tenuti nel Museo dei Pupi dell'Opra di Turi Grasso, appena fuori Acireale.


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